“Ho depositato un’interrogazione sulla vicenda della Comunità Speranza e Carità di Biagio Conte a Palermo. Il 22 settembre si è parlato di oltre cento casi ed una massiccia diffusione interna del virus, circa il 30 percento degli ospiti in un luogo in cui si vive in promiscuità ed in cui è molto complicato mantenere il distanziamento, come segnalato dall’ARCI e dalle altre realtà che hanno seguito la situazione, per poi non riscontrare alcuna positività nel giro di tamponi rapidi effettuato intorno al 10 ottobre”.
A dirlo è il deputato regionale del Gruppo Misto, Claudio Fava che ha depositato una interrogazione affinché si chiarisca la vicenda del focolaio pandemico all’interno della Missione di Biagio Conte che ha per fortuna avuto un decorso positivo.
Il divieto di entrata e uscita dalle strutture era stato disposto dal Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci che lo scorso 19 settembre, dopo oltre trenta casi positivi, aveva istituito la zona rossa nelle quattro sedi della Missione Speranza e carità di Palermo.
Visto l’esito negativo di tutti i tamponi eseguiti sugli ospiti della Comunità di Biagio Conte la zona rossa è stata tolta 2 giorni fa.
“La grande comunità di Biagio Conte era un luogo chiaramente fragile di fronte alla pandemia ed in cui troppo poco era stato fatto per la messa in sicurezza, oggi non analizzare a fondo cosa sia successo significa rischiare di trovarsi di nuovo in una situazione simile” ha concluso Claudio Fava.
di Redazione – EmmeReports
(foto Mike Palazzotto)