Nella scorsa notte un equipaggio dell’82° Centro C.S.A.R. (Combat Search And Rescue) dell’Aeronautica Militare di Trapani è decollato per una missione di soccorso con elicottero HH139A per salvare una ragazza di 20 anni con trauma cranico sull’Isola di Linosa (AG).
Ricevuto l’ordine di decollo, l’equipaggio si è immediatamente attivato e, dopo aver imbarcato un medico e un infermiere del 118 di Trapani in aeroporto, ha raggiunto in meno di un’ora di volo l’isola, nonostante le marginali condizioni meteo di ridotta visibilità e vento a raffiche fino a 40 nodi. Terminate le operazioni di imbarco, rese delicate per le condizioni della paziente, l’equipaggio è ridecollato in direzione dell’Ospedale Civico di Palermo dove è atterrato poco prima delle due di notte, per poi fare ritorno alla base di Trapani dove ha ripreso la normale prontezza SAR nazionale in attesa di un potenziale successivo ordine di missione.
L’intervento è stato avviato e coordinato dalla Sala Operativa del Rescue Coordination Center (RCC) del Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico (FE) che ha attivato l’equipaggio in prontezza d’allarme H24 dell’82° Centro C.S.A.R. Le operazioni sono state condotte nel rispetto delle norme previste per il contenimento e contrasto della situazione pandemica.
Attraverso i suoi Reparti di Volo, l’Aeronautica Militare mette a disposizione mezzi ed equipaggi pronti a decollare in qualunque momento e in grado di operare in qualsiasi condizione meteorologica per assicurare il trasporto urgente non solo di persone in imminente pericolo di vita, come accaduto oggi, ma anche di organi ed equipe mediche per trapianti. Sono centinaia ogni anno le ore di volo effettuate per questo genere di interventi dagli aerei del 31° Stormo di Ciampino, del 14° Stormo di Pratica di Mare, dalla 46a Brigata Aerea di Pisa e, come in questo caso, dal 15° Stormo e dai suoi centri dipendenti. L’82° Centro è uno di questi, reparti che garantiscono, 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, la ricerca ed il soccorso degli equipaggi di volo in difficoltà, concorrendo, inoltre, ad attività di pubblica utilità quali la ricerca di dispersi in mare o in montagna, il trasporto sanitario d’urgenza di ammalati in pericolo di vita ed il soccorso di traumatizzati gravi, operando anche in condizioni meteorologiche estreme. Dalla sua costituzione ad oggi, gli equipaggi del 15° Stormo hanno salvato più di 7300 persone in pericolo di vita.
Sempre ieri, ad esempio, un equipaggio della 46a Brigata Aerea ha svolto due trasporti di bambini in pericolo di vita: prima ha raggiunto Alghero per trasferire d’urgenza una bimba al Bambino Gesù di Roma, per poi dirigersi su Catania per imbarcare un bimbo di due mesi, da portare sempre all’ospedale pediatrico capitolino.
Di Redazione – EmmeReports