Con 20 voti contrari è stata respinta oggi pomeriggio la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Leoluca Orlando.
La mozione, proposta era stata firmata da 19 consiglieri dell’opposizione ed, in base alla normativa regionale, occorrevano 24 voti per essere approvata.
“Oggi abbiamo dato una possibilità alla nostra città, facendo appello alle coscienze dei colleghi Consiglieri della variegata maggioranza orlandiana, che pure tante volte si è trovata in apparente disaccordo con il Primo cittadino, ma che oggi ha scelto di continuare a sostenerlo” a dichiararlo sono i consiglieri Antonino Randazzo, Viviana Lo Monaco e Concetta Amella.
“Abbiamo ribadito che il M5S è alternativo al sistema Orlando e alla Destra, votando a favore della mozione di sfiducia di cui siamo stati i primi promotori” hanno concluso gli esponenti pentastellati.
La consigliera comunale del gruppo misto Marianna Caronia, che ha polemizzato con il presidente del Consiglio comunale Salvatore Orlando per la discussione in presenza della mozione, ha deciso di votare la mozione “perché la città ha bisogno di un cambio di passo, per altro registrata da parti della stessa maggioranza”.
“Su alcuni temi, a partire dalla situazione nei cimiteri e passando per le piste ciclabili realizzate senza una logica, in questi ultimi mesi abbiamo assistito ad un aggravamento della situazione, motivo per cui è necessario che il sindaco ascolti la città, dialoghi con la città, faccia scelte che aiutino il dialogo e contribuiscano ad affrontare i problemi senza inasprire gli animi” ha concluso la consigliera comunale Caronia.
Per il capogruppo della Lega, Igor Gelarda la mozione di sfiducia è stato un atto di accusa contro Orlando portata avanti dalla metà del Consiglio comunale in nome e per conto della stragrande maggioranza dei palermitani.
“Purtroppo, però, l’attaccamento alla poltrona o forse una scarsa attenzione verso la città non ha permesso a questa maggioranza di esprimersi a favore della città. Certo chi ha fatto da stampella oggi a Orlando, non votando e la
sfiducia, non pensi di poterci venire a cercare fra un anno e mezzo per avere un posto al sole, quando bisognerà eleggere il nuovo sindaco, che sarà sicuramente di centro destra” ha continuato l’esponente del partito di Salvini a Palermo.
“Oggi la maggioranza ha condannato Palermo ad altri due anni di buio, traffico, sporcizia, salme accatastate, emergenza abitativa e a questa “psicociclabilità” ingestibile, solo per citare alcuni dei disastri dell’era Orlando che sarà sempre più ostaggio della sua stessa maggioranza” ha concluso Igor Gelarda.
“Ognuno di noi oggi ci ha messo la faccia: io ho detto no a questo scellerato governo della città. Un’occasione persa, di cui i miei colleghi dovranno dare presto conto e ragione ai palermitani” ha affermato invece la consigliera comunale dell’UDC, Sabrina Figuccia.
di Redazione – EmmeReports