Oggi presentiamo Ileana Milazzo che, ironicamente, si definisce creativa da sempre, artista per caso.
BIAS 2020, quali sue opere possiamo vedere a Palermo?
Al Loggiato di San Bartolomeo sono esposti due miei lavori, entrambi legati allo scorrere del Tempo. La passione per gli orologi antichi fa parte della mia ricerca di oggetti dei tempi passati, testimonianze di per sé ricche di innegabile fascino che io decontestualizzo per reinserirli in una diversa collocazione spazio-temporale. Ho giocato con lo scorrere del tempo scandito dalle loro lancette, ricordando nei titoli delle opere che non solo il -Tempo è prezioso- ma anche -Tempus fugit- a noi non resta che utilizzarlo al meglio, per il bene nostro e della collettività.
Quando nasce la sua ispirazione?
Il fascino di un oggetto d’altri tempi, un paesaggio, uno scorcio, un palazzo, una chiesa o la semplice osservazione della natura; infiniti sono gli stimoli per chi sa cogliere la bellezza intorno a noi. Il resto viene da sé: dipingere il cielo di un paesaggio o lo sfondo di un interno cercando di ricreare quella magia che solo i colori, opportunamente miscelati, sanno dare per mezzo di luci, ombre, riflessi.
Come sviluppa tecnicamente le sue opere?
La fotografia mi dà il materiale di base innescando il processo creativo; è come se le immagini e la raffigurazione degli oggetti mi parlassero, spingendomi a costruirvi una storia intorno. Ho raccolto negli anni un mio personale archivio di immagini prese qua e là, ma sempre scelte con estrema cura per la qualità e la bellezza. Sono questi gli strumenti che adopero nel mio linguaggio pittorico, al cui interno ha un ruolo importante l’impiego del collage.
Può spiegarmi come nasce questo processo creativo?
Queste opere originano spesso da un particolare che, suscitando emozioni, cattura la mia attenzione; allora lo estrapolo dal suo contesto originario e ne traggo spunto per raccontare una storia, imbastita seguendo il flusso immaginativo dei miei pensieri. È così che il gioco ha inizio: la mia creazione si arricchisce man mano di nuovi dettagli ed elementi che scelgo con cura quasi maniacale, selezionati attraverso un’accurata ricerca tematica e stilistica, nulla è lasciato al caso.
Cosa significa per lei creare?
Sin dalla giovane età mi ero appassionata alla pittura e alla fotografia. Dopo un corso di studi classici, ho iniziato la mia attività lavorativa, svolta in seno all’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Siciliana, che mi ha portata ad approfondire lo studio delle tecniche pittoriche, da cui mi ero sempre sentita attratta. Ho iniziato quasi per gioco ad usare carta, colori e pennelli dopo un periodo buio della mia vita, ricavandone grande giovamento.
Ecco quindi il gioco che, supportato dallo studio e dalla conoscenza delle tecniche pittoriche, è diventato arte quasi per caso, perché una volta iniziato non sono riuscita più a fermarmi. L’arte è diventata la mia vita, la mia compagna di avventure e il mezzo attraverso il quale i miei sogni escono allo scoperto, i miei desideri e il mio ideale di bellezza si materializzano.
Che significato ha avuto per lei la Biennale?
Sono passati oltre 15 anni dai miei esordi artistici, da quando cioè mi sono accorta che le mie creazioni erano apprezzate sia dal pubblico che dalla critica ma da quando ho scoperto BIAS, o meglio BIAS ha scoperto me, posso veramente dire che si è aperta una finestra sul mondo.
BIAS è un meraviglioso intreccio di arte, musica, danza, teatro, solidarietà, confronto con artisti internazionali, ma soprattutto un intreccio di relazioni umane che solo una persona meravigliosa come Chiara Modica Donà dalle Rose ha potuto mettere insieme con quella semplicità e naturalezza che le appartengono. A lei va dunque il mio sentito ringraziamento per aver portato nella mia città, Palermo, tanta bellezza.
Mi definisce la parola arte?
L’arte è per me un gioco, un’esperienza ludica di altissimo livello, ma anche un esercizio, una pratica benefica, una specie di yoga dell’anima, un modo per esorcizzare le paure del nostro tempo e insieme una grande opportunità di crescita sia personale che collettiva. L’arte ci ricorda di perseguire il bello in ogni sua forma, sia materiale che spirituale.
Ileana Milazzo a BIAS 2020 Palermo Loggiato di San Bartolomeo fino al 12 settembre 2020
di Massimiliano Reggiani – EmmeReports