Oggi presentiamo Giuseppa Matraxia, artista siciliana, intrisa della languida bellezza di quest’isola che è universo di mondi culturali, di scambi, di umane contaminazioni e crogiuolo naturale d’ambienti così diversi ma accomunati dal riverbero di una luce pura e vibrante.
Morbide valli fatte di argilla, aspre costiere battute dal vento, pascoli e boschi, campi infiniti e paesi arroccati dove la mano dell’uomo intreccia gesti millenari e offre col frutto della terra il suo tributo ad un passato quasi sacro.
Parliamo in generale dell’arte, lei che è così legata al territorio, come la definirebbe?
L’arte da sempre e in tutte le sue forme rappresenta l’evoluzione della nostra civiltà. Come è scritto nell’epigrafe del Teatro Massimo, qui a Palermo, “L’arte rinnova i popoli e ne rivela la vita”. Ogni artista rappresenta sì il proprio tempo ma si esprime attraverso un linguaggio personale, che scaturisce da sentimenti, emozioni, desideri, visioni oniriche. L’artista ci porta nel proprio vissuto a volte con gioia, altre volte con estrema sofferenza ma sempre con verità, sentimento sincero, passione, spirito di sacrificio, studio e impegno costante.
Cosa ne pensa di BIAS e della scelta di offrire agli artisti questo importante spazio espositivo, il Loggiato di San Bartolomeo?
E’ un evento di grande prestigio, che offre a noi artisti l’opportunità di ampliare i nostri orizzonti, regalandoci stimoli nuovi e necessari per arricchire la nostra crescita con grande coinvolgimento emotivo e spirituale. Un avvenimento culturale che dà linfa creativa a tutti i partecipanti nonostante le differenti idee politiche, religiose e i vari linguaggi stilistici.
Il pluralismo è la più grande ricchezza della nostra umanità! Anche per me esporre a Palermo e partecipare a questa Biennale dà una grande motivazione alla ricerca, perché si vive in continua evoluzione, nutrendoci di emozioni, sentimenti, confronti e domande… Che grazie a BIAS si tramutano in idee, colori, materia, sogni e risposte.
Cosa le ha dato la possibilità di esprimere BIAS 2020?
L’amore che nutro per la mia terra. Sono nata in provincia di Agrigento ma vivo a Palermo dall’età di 13 anni. Dipingo e approfondisco i miei studi sulla storia dell’arte, in particolare sono affascinata dai pittori dell’Ottocento. Per passione e per mia necessità interiore mi dedico all’arte usando diverse tecniche: olio, acrilico, acquarello e ceramica. La mia pittura viene definita realismo lirico, la natura è la mia fonte inesauribile d’ispirazione perché sono figlia di questa terra millenaria, ricca di patrimonio culturale, artistico e paesaggistico.
Sentirmi dire spesso che nei miei lavori traspare l’amore per la mia terra mi riempie di gioia. Ogni tela bianca è per me come un bimbo da vestire, con tutto il sentimento che una madre sa dare, carezza su carezza, consapevole che quelle carezze mi saranno presto restituite.
Adesso ci parli delle sue due opere presenti in Biennale: Folclore e colori di Sicilia e Vallate dorate della mia Sicilia.
Mi sono ispirata ai bellissimi cavalli, bardati a festa, che tanto fascino e interesse suscitano in tutto il mondo. Le bardature dei cavalli sono vere e proprie opere d’arte! I colori che li caratterizzano trasmettono gioia e raccontano tradizioni secolari della nostra Sicilia, un Gioco di mani laboriose, creatività, estro e fantasia.
La nostra Sicilia, terra di sconfinata bellezza. Il mio spirito contemplativo mi avvicina alla natura: adoro i campi di grano perché suscitano in me tanta emozione, ne ho dipinti diversi e questo è uno dei tanti. Il colore del grano maturo, il soffio lieve del vento, la luce calda e scintillante del sole: un Gioco di emozioni, che diventa magia e occasione di riflessione spirituale Il tutto mi riporta al mistero divino della nostra esistenza, al significato della vita e purtroppo, alla luce degli ultimi eventi funesti che stanno avvenendo in tutto il mondo, alla nostra fragilità.
Lo sguardo attento di Giuseppa Matraxia cerca il mio perché, credo, voglia aggiungere ancora qualcosa. E’ uno sguardo in cui si riflette la bellezza di tutto quanto lei ha potuto guardare, nella sua Sicilia antica e presente.
Colgo l’occasione di ringraziare tutti coloro che con impegno e dedizione hanno dato ad artisti da ogni parte del mondo la possibilità di mettersi in evidenza e lo hanno fatto così, per il semplice amore verso la cultura: cosa rara in questa società dove tutto viene mercificato. Un grazie in particolare alla Presidente, Chiara Modica Donà Dalle Rose e all’Artista, Rosa Mundi.
Giuseppa Matraxia, l’arte di cogliere e trasmettere la magia di una terra.
Giuseppa Matraxia a BIAS 2020 Palermo Loggiato San Bartolomeo fino al 12 settembre 2020
di Massimiliano Reggiani – EmmeReports