“Abbiamo vissuto un momento particolarissimo che ci ha visto nella massima trepidazione, nella precarietà, nella separazione.
Rosalia interviene sempre come donna che ci assicura che questi momenti così tristi fanno parte di una realtà molto più ampia che è di vita e speranza.
La separazione ci ha chiesto di moltiplicare la solidarietà e la prossimità e penso che questo sia il messaggio che arriva da questo Festino atipico: quello di rimanere uniti. Perché questo è ciò che spetta alla nostra città, lo stare insieme, lo stare uniti nella difficoltà che vive la città degli uomini.
Il resto, soprattutto per chi soprattutto ha fede, è anche nelle mani di un Dio che vuole che gli uomini conoscano vita, vita in abbondanza.
In questo tempo di pandemia c’è stata una grande gara di solidarietà; la conferma che non prevalgano l’individualismo, la paura, il fare da soli; perché solo insieme possiamo portare avanti l’eredità che ci lascia Rosalia, una donna che resta legata alla sua città e intercede per la sua città.
Per il Festino, Palermo diventa incontro, città dove si abbattono le barriere.
Ricordo il primo Festino nel 2016, in cui sentivo forte la presenza della città, senza distanze, senza barriere. Se questo è vero, questo Festino che ci vede costretti alla distanza fisica, lo dovremo celebrare nel luogo fisico in cui ogni Festino ha la propria sede naturale: il cuore. Se lo celebriamo nel cuore, allora è vinta ogni barriera, ogni distanza.
Perché Palermo va al ritmo del cuore di Rosalia, che tutti noi sentiamo presente, oltre le barriere del tempo e dello spazio”.
Corrado Lorefice – Arcivescovo di Palermo
“Il Festino 2020 conferma nei valori e innova nella rappresentazione la devozione per Santa Rosalia e la fede dei palermitani.
Festino 2020 è diverso come dal 1624 ogni Festino è diverso, ma è anche come ogni anno sempre eguale. Nel 2020 è profondamente cambiata la percezione del tempo e dello spazio e di questo cambiamento il Festino 2020 si fa espressione, confermando ancora una volta la dimensione comunitaria di tutti i palermitani pur nel distanziamento fisico.
Preghiera, memoria e arte si intrecciano indissolubilmente e insieme contrastano e prevengono la peste, il virus di egoismi individualistici e di soffocanti appartenenze.
Questo Festino 2020 sarà diffuso nel mondo come mai in passato, consentendo di sentirsi palermitani a quanti si collegheranno in una sfilata, in una processione mai tanto partecipata in 396 anni”.
Leoluca Orlando – Sindaco di Palermo
di Francesco Militello Mirto – EmmeReports