Laboratori adibiti alla produzione di crack che rifornivano lo Sperone, Brancaccio e persino una scuola di Corso dei Mille.
La Polizia di Stato ha eseguito quattro misure cautelari nei confronti di Carmelo Tinnirello, Lorenzo Nicosia, Giovanni Brunetto e Riahi Cristofer.
I palermitani residenti a Brancaccio sono accusati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Il provvedimento cautelare è stato emesso a conclusione di una complessa attività d’indagine svolta dagli agenti della Squadra investigativa del commissariato di Brancaccio, coordinata dalla Procura di Palermo, nel corso della quale sono stati individuati tre laboratori adibiti alla produzione del crack.
Sequestrate alcune centinaia di dosi e di materiale utilizzato per la preparazione e il confezionamento della sostanza stupefacente.
Carmelo Tinnirello è risultato essere il promotore e gli altri tre suoi collaboratori e pusher che operavano in strada secondo turni e orari prestabiliti, venendo da questi settimanalmente pagati.
Al centro dell’attività la zona di piazza Scaffa.
di Redazione – EmmeReports