Il 4 novembre presso il Consolato Generale d’Italia a Madrid si è celebrata la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate Italiane, una celebrazione istituita nel 1919 per commemorare un evento militare che ha permesso all’Italia di completare il processo di unificazione nazionale e per ricordare i propri Caduti.
All’ingresso del palazzo situato nella Calle Agustin de Betancourt si trovano due targhe in marmo con i nomi dei volontari italiani che partirono dalla Spagna per tornare in Patria e servirla fino all’estremo sacrificio. Ai piedi delle due targhe, il Console Caldararo e il Capitano di Vascello Massimiliano Siragusa hanno posato una corona d’alloro.
Una data importante per l’Italia e per coloro che indossano o hanno indossato un’uniforme militare che, alla pari del 2 giugno, rappresenta un momento imprescindibile per il nostro Paese.
La decisione di confermare la celebrazione del 4 novembre a Madrid, organizzata ormai da mesi, è stata una dimostrazione di affetto e di vicinanza alla comunità valenciana e alla Spagna, che, in questi giorni, stanno affrontando le tragiche conseguenze delle inondazioni subite. “Le nostre più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime e il nostro sostegno e ammirazione ai 7.000 colleghi delle Forze Armate spagnole e dell’UME, che sono stati schierati nella zona per aiutare le persone colpite, prestando servizio giorno e notte instancabilmente e con dedizione”, ha dichiarato l’addetto militare presso l’Ambasciata italiana.
Nel corso del 2024 l’Italia ha partecipato a 34 missioni internazionali, mantenendo impegnati circa 8.000 militari. Sotto le insegne delle Nazioni Unite, della NATO e dell’Unione Europea, le operazioni hanno condiviso gli obiettivi del mantenimento della stabilità locale, per garantire la sicurezza globale, l’addestramento delle forze armate di altri paesi e, ultimo ma non meno importante, il sostegno umanitario.
Con più di 32 anni di servizio attivo, il Capitano di Vascello Massimiliano Siragusa ha trascorso la maggior parte della sua vita professionale (20 anni) in mare, a bordo di unità navali, ricoprendo anche tre incarichi di Ufficiale Comandante, l’ultimo a bordo di Nave Amerigo Vespucci.
“Sì, i soldati (uomini e donne) sono un po’ romantici, ogni giorno ricordiamo qualcosa del nostro passato e pensiamo a come proteggere la nostra libertà in futuro”, ha continuato il Comandante Siragusa. “Andiamo dove gli altri non vogliono andare, portiamo avanti ciò che gli altri non vogliono fare, ci impegniamo, spesso in silenzio, per la sicurezza di tutti, anche se non tutti rispettano il nostro lavoro. Abbiamo un forte senso del gruppo e molti valori comuni che condividiamo tra colleghi di paesi alleati e amici”.
Come ha sottolineato il consigliere militare dell’Ambasciata d’Italia in Spagna, è importante il lavoro di squadra per scambiare conoscenze, migliorare ed essere più efficaci.
Attualmente sono più di 50 i militari italiani dell‘Esercito, della Marina Militare, dell’Aeronautica, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza che lavorano in Spagna, in particolar modo a Madrid, Torrejón, Rota, San Fernando, Tenerife, Barcellona, Vigo, Albacete e Valencia.
“Siamo molto chiari sul fatto che è fondamentale, nei paesi che ci circondano, poter contare su forze armate professionali, motivate e ben addestrate e che abbiano a disposizione mezzi moderni e tecnologicamente avanzati”, ha aggiunto Siragusa.
“Si tratta di una dimostrazione tangibile del livello di collaborazione che unisce Italia e Spagna, e che va oltre la comune appartenenza alle organizzazioni internazionali. Le elezioni americane possono portare importanti sviluppi nell’evoluzione del quadro geopolitico globale, tuttavia, sono convinto che i nostri due paesi continueranno a lavorare insieme in modo da poter mantenere la pace o fare il possibile per tornare alla pace”.
Di Francesco Militello Mirto – EmmeReports