“Oggi su provvedimento del GIP di Roma richiesto dalla Procura della Repubblica e ottenuto a seguito dell’esposto dell’ANPI nazionale e delle continue iniziative pubbliche di denuncia e di pressione promosse dalla nostra Associazione, è stato disposto il sequestro preventivo della sede di CasaPound di Roma“ ad affermarlo in un comunicato sono la Presidenza e la Segreteria nazionali ANPI.
La sede di Casapound, in via Napoleone III a Roma, è stata sottoposta a “sequestro preventivo” per il reato di occupazione abusiva.
“Esprimiamo grande soddisfazione per il ripristino della legalità e per il raggiungimento di un risultato che fa onore ad anni di battaglie antifasciste per la piena attuazione della Costituzione“ continua l’ANPI che rilancia “Attendiamo con fiducia lo sgombero degli stabili occupati ad Ostia richiesto dal Ministero della Difesa“.
Soddisfazione anche da parte del sindaco di Roma Virginia Raggi: “Un momento storico, una vittoria per la città”.
Smorza gli entusiasmi il dirigente nazionale di CasaPound Davide Di Stefano con una dichiarazione su Il Primato Nazionale: “Almeno per il momento, non c’è uno sgombero immediato all’orizzonte. Bisognerà capire quanto la pressione politica dei 5 Stelle, nel disperato tentativo di tirare fuori dall’abisso di consensi Virginia Raggi in vista della campagna elettorale romana, potrà fare in tal senso per portare “il punto a casa”.
di Redazione – EmmeReports