Operazione della DIA di Trapani e sequestro di beni, per un valore di circa 300mila euro, all’imprenditore Carlo Cattaneo di Castelvetrano indiziato di essere vicino a al boss di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro.
L’attività si basa sulle acquisizioni investigative dell’operazione “anno zero”, svolta nel 2018, nel cui ambito furono eseguiti provvedimenti di fermo e decreti di sequestro emessi dalla DDA di Palermo nei confronti di numerosi affiliati a famiglie mafiose del mandamento di Castelvetrano, fra i quali Carlo Cattaneo e Rosario Allegra (recentemente deceduto), cognato del latitante Matteo Messina Denaro per averne sposato la sorella Giovanna, accusati rispettivamente di concorso esterno e partecipazione in associazione di tipo mafioso.
Diversi collaboratori di giustizia confermarono alla DIA che l’espansione nella Sicilia occidentale delle agenzie di scommesse dell’imprenditore Cattaneo era favorita dalla sua vicinanza al latitante Matteo Messina Denaro.
Tali rapporti d’affari erano stati avviati, fra il 2012 e il 2013, per iniziativa di Francesco Guttadauro (condannato per associazione mafiosa e nipote di Matteo Messina Denaro) e continuarono, anche dopo l’arresto di quest’ultimo nel dicembre 2013, per il tramite di Rosario Allegra, che, a fronte di protezione, riscuoteva dal Cattaneo periodiche somme di denaro, utilizzate sia per il sostentamento dei familiari del latitante, sia per quello dell’organizzazione mafiosa.
di Redazione – EmmeReports