For the Mojave Test Pilots the sky has no limits
Con venti anni e più di servizio, il Capitano di Vascello Pete “Maverick” Mitchell continua a volare come Test Pilot con il VX-31 Squadron. Dal deserto del Mojave il Naval Aviator più famoso al mondo, le cui gesta cinematografiche hanno influenzato lo stile di vita e le scelte professionali di tanti giovani aviatori, decolla per testare il Darkstar, un misterioso velivolo stealth. Nonostante il divieto del Pentagono, che ha deciso di sospendere il progetto, Maverick porta il jet al limite consentito, prima raggiungendo Mach-9 e poi spingendolo a Mach-10. Una scena epica, la cui fotografia e la musica di Hans Zimmer riaccende la passione di noi “ragazzi” del 1986.
Ma come ha affermato James E. Brown III, Presidente, CEO e Fixed Wing Test Pilot Instructor della NTPS (National Test Pilot School), “ammettiamolo, con i film di Top Gun ottieni esattamente quello per cui hai pagato, eccitazione, una storia d’amore e uno sguardo superficiale su come può essere un pilota da caccia oggi”. Una più che autorevole opinione, quella del presidente Brown, visto che stiamo parlando di un pilota militare con all’attivo più di 9600 ore di volo su 141 differenti velivoli, tra cui A-7D, F-15 A/B/C/D, F-15E, F-117A e F-22A!
“Rubo questa frase a Jon Beesly, che è stato il primo pilota a pilotare l’F-35, ‘Tom Cruise fingeva di essere me, non il contrario’. Hanno fatto alcune cose giuste, ma altre sono palesemente sbagliate”, ha continuato il presidente della NTPS. “Per un Test Pilot superare arbitrariamente i limiti del test di un numero intero di Mach (Mach 10 contro Mach 9) è pura Hollywood, progettata per creare dramma e intrattenimento. Nella vita reale, se l’obiettivo fosse Mach 10, sarebbe raggiunto in piccoli passi incrementali, aumentando metodicamente velocità relativa, Mach, pressione dinamica e temperatura. Dopo ogni fase, sarebbe condotta un’analisi significativa per valutare lo stato dell’aeromobile e se è prudente passare alla fase successiva. È un processo noioso che non ha molto valore di intrattenimento. In entrambi i mondi Fighter Pilot e Test Pilot, alcune delle attività in volo presentate per motivi di intrattenimento sarebbero mosse di fine carriera (o vita) nella vita reale”.
Abbiamo voluto iniziare citando il film record d’incassi “Top Gun Maverick”, per parlare della prestigiosa National Test Pilot School, intervistando alcuni componenti lo staff, a partire dal Presidente e CEO, James E. Brown III, attualmente il pilota di jet con più ore di volo al mondo.
“Sto silenziosamente puntando alle 10.000, cosa che potrebbe benissimo accadere all’inizio del 2023”, ha detto Brown a EmmeReports. “Ho fatto il mio primo volo da solo nel febbraio 1976, ho ottenuto la mia licenza di pilota privato nel dicembre 1976 e da allora ho volato praticamente sempre! Ho volato attivamente durante i miei 14 anni di carriera nell’USAF, ho avuto un breve periodo con la United Airlines con i B-737 e ho trascorso 21 anni con la Lockheed’s Skunk Works, testando l’F-117 e l’F-22. Mi sono ritirato dalla Lockheed un venerdì pomeriggio e ho iniziato a insegnare alla National Test Pilot School il lunedì successivo. È stata una carriera di pilota lunga, stimolante e appagante”.
Quasi 10.000 ore in mezzo alle nuvole, legato ad un seggiolino eiettabile e con il casco sulla testa, volando su aerei che hanno fatto la storia dell’aviazione militare, dallo Strike Eagle al Raptor, passando per quello che, nell’immaginario collettivo, resta lo stealth per antonomasia, il Nighthawk. Ma qual è il velivolo preferito di Brown?
“Non ci crederai, ma è un Piper Cub ad ala tagliata del 1946”, ha risposto il presidente della NTPS. “È solo un piacere volare. Nessuna automazione o avionica ti distrae, devi farlo volare completamente dall’avvio del motore allo spegnimento, ha deliziose qualità di manovrabilità ed è abbastanza lento da poter guardare fuori dal finestrino e goderti l’esperienza del volo. Ancora meglio, puoi aprire il finestrino, abbassare lo sportello e sentire il vento in faccia”.
Oggi James E. Brown III è ai comandi della National Test Pilot School, che ha sede nel deserto del Mojave, in California. La missione principale della NTPS è quella di addestrare il personale dell’aviazione militare e civile, formare piloti e ingeneri sperimentatori, aumentando la loro competenza in materia di test di volo, sicurezza aerea, sia in campo aeronautico che aerospaziale.
“I nostri istruttori devono essere esperti di prove di volo, devono essere laureati in ingegneria o comunque brevettati in Test Pilot Schools riconosciute dalla Society of Experimental Test Pilots”, ha spiegato Brown. “Cerchiamo test pilots che abbiano esperienza come istruttori di volo e abbiano partecipato a più programmi, preferibilmente su più tipi di aeromobili”. Alla NTPS non vengono rilasciati brevetti di pilota, ma la Federal Aviation Administration richiede che gli istruttori possiedano una qualifica di istruttore di volo certificato.
Il corso professionale completo di Test Pilot è un programma della durata di un anno composto da istruzione in aula, esercitazioni di laboratori ( compresi i simulatori) e test di volo vero e proprio. In un anno uno studente Test Pilot riceve 600 ore di istruzione in aula, oltre 100 ore di volo e un’esperienza su circa 25-30 diversi tipi di aeromobili. Gli elementi chiave del curriculum includono la teoria ingegneristica alla base di ogni aspetto del test di volo, comprese pianificazione, esecuzione e report, insieme all’acquisizione e analisi dei dati. La chiave di tutto ciò è lo sviluppo di una mentalità di sicurezza riguardante i test e la loro pianificazione, per essere in grado di eseguire questi eventi senza rischi per l’aeromobile e per gli equipaggi di volo e di terra.
“La qualità più importante che un Test Pilot deve avere è l’integrità, la capacità di fornire una valutazione onesta di ciò che è stato osservato nel test di volo, indipendentemente dai sentimenti personali o dalla pressione di influenze esterne”, ha dichiarato Brown. “Un Test Pilot può svolgere una missione assolutamente impeccabile, ma ciò non ha alcun valore se non è in grado di osservare e riferire i risultati al personale tecnico incaricato dello sviluppo dell’aeromobile o del sistema. Un buon Test Pilot deve saper pilotare l’aereo con precisione. È essenziale mettere l’aeromobile in una condizione specifica di altitudine, velocità relativa, fattore di carico e stato del sistema, quindi eseguire una specifica manovra richiesta per il test di volo, che è sempre un esperimento scientifico, in cui la riduzione delle variabili è la chiave per isolare il problema e determinare una risposta valida”.
La NTPS è conosciuta e apprezzata a livello mondiale per la competenza dei suoi istruttori, tutti piloti militari con un ottimo background aeronautico, acquisito nei Reparti di Volo in cui hanno prestato servizio. Tra questi il Comandante Andrea Pingitore, 24 anni in Marina Militare, brevettato alla USNTPS, con più di 2500 ore di volo su oltre 45 aeromobili e attualmente Chief RW Test Pilot Instructor e Safety Manager presso la NTPS.
“Mi occupo della corretta esecuzione delle attività teoriche, nei simulatori e in volo sugli elicotteri, per i nostri studenti che frequentano il Corso professionale di un anno e per gli studenti che ci raggiungono solo per i corsi brevi di 2-3 settimane”, ha spiegato Pingitore. “Sono anche il Safety Manager di NTPS, pertanto sono responsabile della sicurezza in volo per tutti i velivoli, ad ala fissa e ad ala rotante, e degli equipaggi di volo. La NTPS ha 7 elicotteri di 5 differenti tipi, A-109, UH-1N “Huey”, BO-105, OH-58 e EC-145. e sono qualificato e addestrato su tutti. Oltre a questi, periodicamente prendiamo in leasing altri elicotteri per dare una maggiore esposizione su più macchine ai nostri studenti, e naturalmente spesso volo anche io come istruttore su questi velivoli”.
Andrea Pingitore è stato anche Comandante del Centro Sperimentale Aeromarittimo della Marina Militare, dove ha svolto diversi test di volo sugli EH-101 e SH/MH-90 e sulla loro interoperabilità con le unità navali. Da quando lavora alla NTPS, ha volato su una decina di elicotteri, ma anche su velivoli ad ala fissa.
“Volare nel deserto del Mojave è molto stimolante, soprattutto per la storia dei voli sperimentali effettuati qui” ha raccontato Pingitore. “Da Chuck Yeager a Neil Armstrong, sono tutti passati da qui. Credo che il deserto del Mojave sia proprio la culla del volo sperimentale, per le enormi distese e per le alte temperature che si raggiungono d’estate e che consentono di testare i velivoli in condizioni anche estreme”.
Il Naval Aviator italiano è anche un professore oltre che test pilot. “Raccomando sempre di studiare il velivolo prima di volarlo, perché è fondamentale conoscere le caratteristiche di design di ogni aeromobile prima di valutarlo”, ha affermato Pingitore. “Ricordo anche agli studenti che il momento più importante nella valutazione di un nuovo velivolo è circoscritto ai primi 30 minuti di volo, dove si possono riconoscere meglio le discrepanze dell’aeromobile, perché dopo circa 30 minuti il pilota sperimentatore inizia a compensare con la sua esperienza ai difetti nelle qualità di volo. L’ultimo consiglio che fornisco è di rimanere sempre umili quando si diventa Piloti o Ingegneri Sperimentatori”.
Il Test Pilot italiano ha 44 anni e continua a studiare, approfondire e a tenere allenata la mente: “Non bisogna mai smettere di sognare e di puntare sempre più in alto, il limite è il cielo, che di per sé non ha limiti”. Il suo motto è “Set your standard high and don’t stop till you get there, Imposta il tuo standard alto e non fermarti finché non ci arrivi”.
La penserà allo stesso modo Katelyn Gunderson, ingegnere aerospaziale, con più di 360 ore di volo e membro dell’American Institute of Aeronautics and Astronautics (AIAA) e della Society of Flight Test Engineers (SFTE). Dopo aver conosciuto per la prima volta il mondo dei test di volo durante uno stage presso la Flight Test Operation di GE Aviation, comprende subito che non era l’ingegnere stereotipato bloccato nei dettagli della risoluzione dei problemi, ma che invece le piaceva valutare il quadro generale. “Adoro il fatto che il volo sperimentale offra l’opportunità di combinare sia il lato operativo che quello tecnico dell’ingegneria, perché mi piacciono davvero entrambi”, ha affermato la Gunderson.
Attualmente frequenta e lavora presso la NTPS con una borsa di studio assegnata dalla scuola come assistente tecnico per le prove di volo. Ciò significa che alterna lezioni con altri piloti collaudatori professionisti e ingegneri, con il lavoro per la NTPS eseguendo una serie di compiti relativi ai test di volo, come la calibrazione delle apparecchiature di prova degli aeromobili, la programmazione dei voli nelle operazioni e l’installazione delle apparecchiature di prova negli aerei.
“Il mio grande sogno è fare test in volo come astronauta un giorno!”, ha detto Katelyn a EmmeReports. “La National Test Pilot School è la prima scuola civile per piloti sperimentatori accreditata al mondo e una delle poche opzioni per frequentare l’ambiente da civile. La maggior parte dei Flight Test Engineers certificati proviene dall’aviazione militare. La NTPS offre l’opportunità ai civili di acquisire l’esperienza e la disciplina dei test necessari per diventare leader nel settore dei test di volo in una modalità che in precedenza era off-limits”.
Come ha raccontato la Gunderson, la parte più impegnativa per i frequentatori della NTPS è la mole di informazioni da elaborare e apprendere in un breve periodo di tempo. “I Flight Test Engineers devono conoscere bene molti argomenti diversi, in modo da poter interagire e guidare i team che si occupano dei collaudi. Parlare in modo intelligente è necessario per aver credibilità. È emozionante imparare così tante cose nuove, anche se alcuni giorni le informazioni da receperire sembrano davvero infinite”.
Katelyn ritiene che per gli Flight Test Engineers, così come per i Test Pilot, studiare presso la prestigiosa NTPS, offra opportunità di lavoro illimitate nel settore aerospaziale: “Sono arrivata all’NTPS dopo aver lavorato per la NASA, che mi ha offerto l’opportunità di guidare alcuni progetti incredibilmente gratificanti. Ho il desiderio di tornarci, ma voglio avere una mente aperta a tutte le opportunità che mi si presentano dopo la Graduation. Il tempo lo dirà!”.
Il Capitano Chuck Yeager è in volo sul deserto del Mojave per tentare ancora di sfondare la barriera del suono. L’aria fa un’enorme resistenza oltre i 1000 chilometri orari, i comandi si bloccano, il velivolo è scosso da vibrazioni spesso incontrollabili. La potenza degli endoreattori potrebbe non essere sufficiente e l’aerodinamica del Bell X-1 potrebbe non farcela. Ma il Test Pilot Yeager non ha mai mollato. Accende il motore a razzo e schizza oltre Mach-1, cioè a 1.224 chilometri orari. É il primo uomo a superare il muro del suono e il pilota più veloce del mondo! Da quel momento in avanti il mondo dell’aviazione cambia per sempre.
Di Francesco Militello Mirto – EmmeReports
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