Continua l’aggressione militare russa in Ucraina. Chi cerca di scappare, muore sotto le bombe del nemico. Tanti giovani soldati ucraini e russi perdono la vita in una guerra che non avrebbero mai voluto iniziare. Migliaia di persone tentano di oltrepassare il confine con qualunque mezzo. Altre cercano riparo nei sotterranei dei palazzi o nelle metropolitane. Tra queste anche i familiari di Viktoriya Prokopovich, presidente dell’Associazione Forum Ucraina, ormai da settimane, impegnata insieme alle donne della sua comunità, a raccogliere aiuti umanitari da inviare nel suo Paese.
“Il primo carico di aiuti è già partito da Palermo” ci ha detto Viktoriya, che coordina il lavoro dei volontari insieme all’Associazione Siciliana Medullolesi Spinali (ASMS), che ha offerto la sua sede di via Evangelista di Blasi, per avviare la raccolta umanitaria di beni di prima necessità. “Abbiamo raccolto farmaci necessari per l’Esercito Ucraino, per il Battaglione di Volontari e per la popolazione civile, tra cui tantissimi bambini. Ma anche prodotti alimentari per adulti e per bambini, come il latte in polvere”.
Le donne della comunità ucraina di Palermo, così come le volontarie dell’Associazione di Via Evangelista di Blasi, non si fermano nemmeno la domenica. “Insieme alle donne siciliane, siamo una famiglia, non facciamo differenza, siamo presenti tutti i giorni al centro di raccolta di aiuti umanitari” ha spiegato Viktoriya. Sanno che ogni minuto della loro giornata è prezioso per aiutare le proprie sorelle e i propri fratelli rimasti nella madre Patria. “Abbiamo raccolto anche coperte e abbigliamento pesante, perché adesso in Ucraina c’è la neve” ha continuato Viktoriya, spiegandoci che i camion partono da Palermo, via mare, raggiungono Napoli e poi arrivano a Verona, dove è stato allestito un punto di raccolta autorizzato dall’Ambasciata Ucraina. Da lì dovrebbero raggiungere la frontiera del Paese in guerra, sempre via terra.
“Il Consolato Generale dell’Ucraina a Napoli mi ha confermato che c’è un accordo con la Croce Rossa, per trasportare con i camion, gli aiuti umanitari fino alla frontiera con l’Ucraina” ha spiegato la Prokopovich, spiegandoci anche che ci sarebbero ancora degli ostacoli. dovuti probabilmente a uno scaricabarile delle competenze tra la Croce Rossa Nazionale e quella della Regione Siciliana, che rallenta la macchina degli aiuti umanitari. “Il nostro esercito, il nostro battaglione di volontari e il nostro popolo hanno bisogno di medicinali quanto prima” ha detto Viktoriya.
Qualche polemica per la fiaccolata e la veglia in Cattedrale organizzata dal Comune di Palermo e dalla Consulta delle Culture, alle quali, la presidente dell’Associazione Forum Ucraina non sarebbe stata invitata.
“Mi hanno detto che l’evento era stato pubblicato su Facebook, ma io non ho tempo per entrare su Facebook, non ho tempo nemmeno di respirare!” ha spiegato Viktoriya. “Stiamo cercando soluzioni giuste per mandare questa roba in Ucraina, mi arrivano telefonate da tutta la Sicilia, ringrazio i giornalisti che si sono impegnati per pubblicizzare questa iniziativa. Abbiamo coinvolto anche i bambini delle scuole siciliane, che hanno portato vestiti e cibo per i bambini del mio Paese. Non possiamo rifiutare questo atto di solidarietà, siamo tutti umani. Non ho tempo di entrare su Facebook, durante le mie giornate di fuoco!”.
Di Francesco Militello Mirto & Victoria Herranz – EmmeReports