Al via oggi a Militello in Val di Catania le celebrazioni per il IV centenario della morte del locale principe Francesco Branciforte, volute dal governo regionale, in collaborazione con i Comuni siciliani brancifortiani. La cerimonia di apertura si è svolta nell’ex monastero dei Benedettini, alla presenza del presidente della Regione Nello Musumeci, dei sindaci dei Comuni di Butera, Mazzarino e Pietraperzia e del commissario del Comune di Barrafranca. Dopo il saluto del sindaco di Militello, Giovanni Burtone e degli altri amministratori, ha svolto la relazione la professoressa Lina Scalisi, docente dell’ateneo catanese e presidente del Comitato organizzatore per le celebrazioni, che si concluderanno a dicembre e interesseranno tutti e cinque i Comuni.
La Scalisi ha tratteggiato la poliedrica figura del Branciforte, nel contesto storico, economico e socio-culturale in cui visse, sottolineandone la visione modernizzatrice che gli consentì di governare con largo consenso popolare. Il presidente Musumeci si è soffermato sul duplice significato della celebrazione della ricorrenza: rendere omaggio al più illustre figlio della cittadina e stimolare alcune riflessioni storiche su quell’epoca, soprattutto fra i giovani. Subito dopo, è stata deposta una corona di fiori al sepolcro che conserva le spoglie dell’illustre principe.
«Francesco Branciforte è stato il più grande figlio di Militello in Val di Catania. Con lui abbiamo un debito di riconoscenza – dice il presidente Musumeci – La Militello antica parla di Branciforte: non c’è chiesa o convento che non sia riconducibile al Branciforte, che non sia stato costruito con il denaro del principe, già solo questo basterebbe a giustificare un atto di omaggio. I 400 anni dalla sua morte non potevano passare inosservati e le celebrazioni non potevano che avvenire qui, nella città che gli ha dato i natali e in cui sono conservate le sue spoglie».
Il presidente Musumeci ha ringraziato i sindaci, i commissari e le rappresentanze dei comuni brancifortiani – Barrafranca, Butera, Mazzarino e Pietraperzia – per avere accolto l’invito a ricordare la figura del principe e si è rivolto soprattutto ai ragazzi delle scolaresche locali, i veri protagonisti della nuova epoca, e ha rivolto un particolare ringraziamento alla professoressa Lina Scalisi, ordinario di Storia moderna all’Università di Catania, per avere assunto con entusiasmo l’incarico di presiedere il comitato organizzatore delle celebrazioni. Nei giorni scorsi, infatti, si è insediato al PalaRegione di Catania, il Comitato organizzatore, che ha stabilito un primo programma di iniziative celebrative in ognuno dei cinque Comuni appartenuti al Branciforte, che si svolgeranno da aprile a dicembre: convegni, mostre, cortei storici, visite guidate sui luoghi legati alla nobile famiglia, fra le più potenti dell’Isola sotto il dominio spagnolo.
Il presidente del comitato Lina Scalisi ha introdotto le commemorazioni dei 400 anni dalla morte (1575-1622), tracciando la storia del principe Branciforte che con la sua opera, l’impegno e il gusto culturale ha lasciato importanti segni a Militello sul piano del decoro urbano. Particolare impegno Il nobile Branciforte riversò nella creazione di una biblioteca pubblica, edificata accanto al palazzo signorile, in cui si contavano 8.580 volumi fra libri di storia e medicina, nonché opere controversistiche e teologiche oltre alla letteratura da intrattenimento. La biblioteca divenne il cuore culturale di Militello. Al Branciforte si deve anche l’allestimento di una tipografia nel 1616 che da quel momento pubblicò le opere di letterati del territorio.
A conclusione è stata deposta una corona sul luogo della sepoltura del Branciforte, nello stesso ex monastero.
di Redazione – EmmeReports