Incidente a lieto fine per un marittimo imbarcato su una motopesca italiano, nel Mediterraneo centrale. L’uomo, feritosi ad una mano durante una battuta di pesca, nel tardo pomeriggio di ieri, 20 febbraio 2022, è stato soccorso dal Cacciatorpediniere Luigi Durand De La Penne e dalla Fregata Marceglia, unità navali della Marina Militare, impegnate nell’Operazione Mare Sicuro.
Nave Marceglia, ricevuta la richiesta di soccorso via radio, ha inviato a bordo dell’imbarcazione un team sanitario per prestare le prime cure al marittimo infortunato, subito dopo trasferito mediante un elicottero di Nave De la Penne presso l’Ospedale di Catania per le cure specialistiche.
La Marina Militare, da sempre impegnata nella condotta di attività di presenza e sorveglianza a tutela degli interessi nazionali sul mare, grazie alle capacità d’intervento dello strumento aeronavale, svolge una costante attività di vigilanza marittima, capacità già consolidata ed indispensabile per la tutela degli interessi nazionali, tra cui meritano particolare menzione le attività di controllo della costituenda Zona Economica Esclusiva (ZEE) nazionale, intesa come estensione, verso l’alto mare, della giurisdizione nazionale in materia di tutela dell’ambiente marino e delle connesse risorse economiche naturali, minerarie ed energetiche.
L’Operazione Mare Sicuro impegna assetti della Marina Militare e dell’Aeronautica Militare e opera in area di mare di circa 160.000 km quadrati, situata nel Mediterraneo centrale e prospiciente le coste libiche. La missione è, in sintesi, la trasposizione in mare di quanto viene fatto sul suolo nazionale dalle Forze Armate in relazione all’Operazione Strade Sicure.
Con l’aggravarsi della minaccia terroristica, si è reso necessario un potenziamento del Dispositivo Aeronavale dispiegato nel Mediterraneo centrale, al fine di tutelare i molteplici interessi nazionali, oggi esposti a crescenti rischi determinati dalla presenza di entità estremiste e assicurare coerenti livelli di sicurezza marittima. Dal 12 marzo 2015, unità navali sono state schierate con il compito di svolgere, in applicazione della legislazione nazionale e degli accordi internazionali vigenti, attività di presenza, sorveglianza e sicurezza marittima nel Mediterraneo centrale.
A seguito di una formale richiesta avanzata dal Governo di Accordo Nazionale libico, con lettera del Presidente Al Serraj al Presidente del Consiglio Gentiloni del 23 luglio 2017, e dopo il voto favorevole del Parlamento, dal 2 agosto 2017, il Governo ha disposto l’estensione dell’area di operazioni di “Mare Sicuro” anche alle acque territoriali libiche, al fine di poter svolgere attività di supporto e di sostegno alla Guardia Costiera e alla Marina Militare libiche nel contrasto ai traffici marittimi illeciti, qualora chiesto dalla controparte libica.
Di Redazione – EmmeReports