Ore 9, Chiesa Madonna di Lourdes di Piazza Ingastone.
Di buon mattino i fedeli hanno “riempito” la Chiesa di Piazza Ingastone seguendo le indicazioni inviate, nei giorni scorsi, via whatsapp dai Sacerdoti Rodrigo e Louis: una sola partecipazione a weekend, niente guanti e, prima che delle disposizioni anti-covid19, massimo rispetto verso gli altri membri della comunità.
Alcune croci segnano i posti che è possibile occupare rispettando la famosa regola del metro. La dotazione richiesta ad ogni fedele, in assenza dei guanti, è il Rosario e… Un prodotto igienizzante per le mani.
Inizia la Santa Messa e tra le mascherine è addirittura possibile scorgere qualche sorriso: miracoli di un giorno molto importante per la Chiesa e per la comunità della Zisa.
Durante l’omelia del Diacono Don Diego i riferimenti al Covid-19 sono continui, segno di una vicinanza ai problemi reali della comunità parrocchiale e a quell’attualità che ha stravolto l’andare in chiesa.
E’ il giorno dell’Ascensione di Gesù al cielo quando i discepoli vissero una sorta di Fase 2, che non prevedeva la presenza fisica del loro Maestro. Una fase sicuramente più difficile, ma piena di speranza come quella di oggi.
Arriva il momento dell’Eucarestia e Padre Louis “decide” di indossare mascherina e guanti perché bisogna passare tra i banchi dove i fedeli attendono di ricevere il Corpo di Cristo.
Termina la Santa Messa del “distanziamento sociale” e si ritorna comunità, perché occorre nuovamente “igienizzare” quelle panche che verranno utilizzate subito dopo.
Ore 10, Chiesa Gesù Maria Giuseppe di Via Sacra Famiglia.
Le sedie hanno preso il posto delle panche in legno ed ogni fedele così potrà seguire in “sicurezza” la Santa Messa celebrata da Don Diego nel giorno dell’Ascensione del Signore.
E’ un giorno particolare per la Chiesa, ma lo è ancora di più per la comunità parrocchiale che è ritornata a poter seguire le funzioni “dal vivo” nel rispetto del “distanziamento sociale” e delle norme igieniche anti-Covid19.
Dietro le multiformi mascherine, gli occhi comunicano quelle emozioni che, in passato o meglio prima del Coronavirus, caratterizzavano l’andare la Domenica a Messa.
I guanti nascondono le mani che non potranno stringersi durante il rito della pace che viene menzionato ma poi “troncato” con naturale imbarazzo.
Arriva il momento anche per Don Diego di indossare i guanti per poter “offrire” quell’Eucarestia che, oggi come mai prima, diventa quasi un premio per le sofferenze patite in questi mesi di lockdown.
Ma ogni premio va conquistato e meritato proprio come il Paradiso e, su questo, Don Diego non lascia spazi a dubbi: “Se non andate a Messa la Domenica o non vi confessate, non finirete di certo all’Inferno. Per andare in Paradiso conta solo come vi comportate fuori di qui, quello che fate nella vita di tutti i giorni”.
di Antonio Melita e Francesco Militello Mirto