Le terribili immagini dell’incendio sviluppatosi a bordo del traghetto italiano Norman Atlantic, in navigazione da Igoumenitsa (Grecia) ad Ancona, nel 2014, sono ancora vivide nella nostra memoria. Così come le storie e i racconti di chi, quel freddo giorno invernale, è andato in volo per prendere parte alla più complessa e difficile operazione di soccorso, verificatasi nel Mar Mediterraneo.
“Un’operazione estremamente complessa, in cui assetti navali ed aerei di differenti forze armate e di Paesi diversi hanno operato congiuntamente allo scopo di salvare centinaia di vite umane, fronteggiando condizioni meteomarine assolutamente proibitive” ci ha raccontato il Contrammiraglio Pilota della Guardia Costiera, Paolo Cafaro.
Questa notte, un altro incidente in mare, un altro incendio a bordo di un traghetto italiano, nella stessa zona. Si tratta della nave battente bandiera italiana Olimpia della società Grimaldi Euromed che, questa notte, in navigazione da Igoumenitsa a Brindisi, a circa 10 miglia a largo della Grecia e salpata intorno alle ore 01:20 dal porto greco, ha preso fuoco mentre si trovava in navigazione nel Mar Ionio a nord di Corfù, a circa 9 miglia dalla costa. Le persone presenti a bordo, 239 passeggeri e 50 membri dell’equipaggio, 64 italiani, su ordine del Comandante, hanno abbandonato la nave imbarcando sulle scialuppe di salvataggio di bordo.
Oggi come allora, è stata impegnata la Guardia Costiera italiana, stando in costante contatto, dalle prime luci dell’alba, con la Guardia Costiera greca che, questa volta, coordina i soccorsi. In stretto contatto con l’unità di crisi della società armatrice e con l’unità di crisi della Farnesina, il Centro Italiano di Coordinamento del Soccorso Marittimo (IMRCC – Italian Maritime Rescue Coordination Centre), ha monitorato le operazioni di soccorso, offrendo peraltro disponibilità all’impiego di unità navali e aeree in supporto alle operazioni che sono
Le operazioni di soccorso sono avvenute alle 6 di questa mattina con il recupero delle persone dai mezzi di salvataggio ad opera di un’unità navale della Guardia di Finanza, impegnata in attività operativa in quella zona e di quattro motovedette della Guardia Costiera greca. Dei complessivi 277, di cui 51 membri dell’equipaggio, 243 sono stati tratti in salvo dai militari della Guardia di Finanza del Pattugliatore Multiruolo Monte Sperone che, per le attività di salvataggio, ha utilizzato anche i due gommoni presenti a bordo dell’unità del Corpo.
Il Comando Generale della Guardia Costiera italiana, in previsione di una seconda fase legata alla prevenzione di inquinamenti marini, ha predisposto l’invio in area di propri mezzi aeronavali. Un aereo ATR-42MP Manta della Guardia Costiera in assetto ambientale sta sorvolando in queste ore l’area per garantire ogni forma possibile di supporto alle omologhe Autorità straniere.
La Guardia Costiera italiana ha richiesto all’Agenzia EMSA (Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima) un supporto per l’acquisizione di immagini satellitari per approfondire eventuali aspetti di carattere ambientale. Il traghetto, che si trova attualmente alla deriva in acque albanesi, avrebbe preso fuoco, in seguito ad un incendio scoppiato nella stiva, per cause ancora da accertare.
Le attività di soccorso sono proseguite tutto il giorno sotto il coordinamento delle Autorità greche. Dopo l’evacuazione di questa mattina, sono state individuate altre 5 persone a bordo, in corso di recupero da parte dei rimorchiatori rimasti in zona per estinguere l’incendio.
La compagnia armatrice ha individuato una società per l’invio in zona di mezzi specializzati che contribuiranno allo spegnimento dell’incendio e avvieranno le operazioni di rimorchio dell’unità nel porto che verrà individuato dalle competenti Autorità straniere.
L’Italia continua a supportare la Grecia e l’Albania nella protezione ambientale, sia per le attività di ricognizione aerea partite già nelle prime ore di questa mattina ad opera del velivolo ATR-42 MANTA della Guardia Costiera italiana, ma anche con Nave Diciotti, partita da poche ore dal Porto di Catania per partecipare alle operazioni di spegnimento dell’incendio e di contenimento di eventuali inquinamenti in mare. A supporto delle attività di protezione ambientale e antincendio, partirà da Bari, diretta in zona, anche una unità disinquinante della flotta Castalia che opera per conto del Ministero della Transizione Ecologica.
Di Francesco Militello Mirto – EmmeReports