Lo spettro della pandemia e la paura di nuovi contagi hanno influenzato, ma non impedito. l’inaugurazione dell’Anno Accademico dell’Università degli Studi di Palermo, svoltasi questa mattina presso il Teatro Politeama Garibaldi. La cerimonia si è svolta alla presenza del Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, del Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, del Presidente dell’ARS, Gianfranco Miccichè, del Prefetto Giuseppe Forlani, del Sindaco Leoluca Orlando e delle autorità militari e di Polizia.
“L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha dimostrato plasticamente quanto il futuro dell’umanità sia nelle mani del progresso scientifico” ha affermato il Presidente del Senato. “In risposta alla pandemia si è realizzata una rete globale di centri e progetti di ricerca che in tempi record ci ha offerto risultati sorprendenti sia sul terreno della vaccinazione, sia su quello delle terapie anti-Covid. Laboratori e poli di ricerca delle Università, come Palermo, sono stati in prima linea accanto ai migliori centri internazionali nella corsa al vaccino e nella sperimentazione di nuovi test diagnostici e protocolli assistenziali”.
Per la seconda carica dello Stato Italiano, “costruire un modello di sviluppo post-pandemico efficace e durevole nel tempo significa andare oltre le certezze e conoscenze attuali, significa osare, con coraggio e consapevolezza”. E per fare questo, ha continuato la Casellati, “occorrono risorse che alimenteranno le funzioni strategiche dei nostri Atenei, perché dare fiducia alla scienza, alla ricerca, alle ambizioni, all’intelligenza e alla creatività delle nuove generazioni significa porre le fondamenta di un Paese più forte, competitivo e ricco di opportunità”.
“L’inaugurazione di questo Anno Accademico 2021/22 avviene in un contesto preoccupante, che ci costringe a fare i conti con l’incertezza del futuro, con la difficoltà di delineare scenari, con la consapevolezza di una conclusione della pandemia non prevedibile in tempi brevi e con la responsabilità di trovare soluzioni inedite per superare l’attuale crisi” ha esordito Massimo Midiri, visibilmente emozionato per la sua prima cerimonia solenne come Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Palermo. “L’emergenza sanitaria ha investito tutti gli ambiti del vivere comune, determinando una grave crisi economica e sociale che, oltre ad aumentare le disuguaglianze, ha minato le fondamenta delle nostre certezze” ha spiegato Midiri. “Il quadro delle insicurezze all’interno del quale ci muoviamo ha investito anche il valore della conoscenza, alimentando un atteggiamento anti-scientifico che ha generato paure, preconcetti, strumentalizzazioni ideologiche, fino al punto di rivendicare la legittimazione dell’ignoranza”.
Come ha spiegato il Rettore, la pandemia ci ha reso ancor più consapevoli della vulnerabilità della condizione umana e, allo stesso tempo, ci ha fatto capire quanto sia importante una ripartenza basata sulla conoscenza e sulla scienza: “Il motore di sviluppo di una società moderna è sicuramente la ricerca, come anche questa emergenza sanitaria, attraverso la incessante corsa verso nuove cure e vaccini, ha prepotentemente dimostrato. La ricerca è una delle missioni fondamentali dell’Università, fattore strategico per il progresso delle conoscenze e il miglioramento della qualità della vita”.
Come ha dichiarato Midiri, all’orizzonte ci sono tanti nuovi progetti che, grazie alle risorse economiche messe a disposizione a causa dell’emergenza pandemica, dovrebbero portare l’Università degli Studi di Palermo, ad essere un punto di riferimento culturale tra i Paesi del Mediterraneo, un trait d’union tra l’Europa, il Nord Africa e il Medio Oriente. Avviati anche collaborazioni con lo Stato Maggiore della Difesa, per il recupero di caserme in disuso e vicine al perimetro universitario, da destinare ad aule e alloggi o per promuovere eventi e scambi culturali nei loro ampi spazi all’aperto.
“In questo difficile momento, voglio rivolgere un pensiero al nostro personale sanitario, la cui abnegazione è esempio di professionalità e umanità, che da più di 20 mesi continua ad essere in prima linea nella gestione dell’emergenza Covid” ha affermato Midiri, anticipando, tra i progetti, anche quello di un nuovo Policlinico Universitario e una riqualificazione di quello esistente, per concorrere ad un progetto integrato di Palermo “Città della Salute”.
Apprezzamento per le parole del neo Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Massimo Midiri è stato espresso dal sindaco Leoluca Orlando: “L’inaugurazione dell’anno accademico è stata un’occasione per confermare il grande prestigio acquisito dall’Università degli Studi di Palermo, ma anche per indicare prospettive di sviluppo che potranno ispirarsi nel rapporto molto forte con la città”.
Di Francesco Militello Mirto – EmmeReports