Picco massimo della curva epidemica con altri 13.655 nuovi casi, registrato nella settimana appena trascorsa, tra il 20 e il 26 dicembre. L’incremento del contagio è di oltre il 47% rispetto alla settimana precedente. L’incidenza cumulativa settimanale è aumentata al valore di 282 nuovi casi ogni 100.000 abitanti.
Il rischio più elevato rispetto alla media regionale, in termini di nuovi casi su popolazione residente, si è registrato nelle province di Messina, Catania, Enna, Caltanissetta e Trapani. Le fasce d’età che hanno continuato a sostenere la curva epidemica risultano ancora quelle giovanili e in particolare tra i 19-24 anni (467,9), tra i 6/10 anni (457,7) e tra i 14/18 anni (435,9), seguite da quella tra i 3 ed i 5 anni (247).
All’’andamento dei contagi si è accompagnato anche un incremento del 26% di nuove ospedalizzazioni settimanali, 444 in più, con ricadute sull’occupazione dei posti letto, in area medica, in crescita rispetto alla settimana precedente. Meno di uno su cinque ricoverati ha un’età inferiore ai 50 anni.
Per quanto riguarda la campagna vaccinale, con riferimento al target over 12, i vaccinati con almeno una dose si attestano intorno all’84,53%, mentre la percentuale di chi ha completato il ciclo primario è dell’81,92%. Per quanto riguarda la fascia 5-11 anni, per i quali la campagna vaccinale è iniziata il 16 dicembre, i vaccinati con una dose rappresentano il 3% del target regionale.
Nel bollettino settimanale sono state inserite anche le tabelle relative al target di quanti hanno diritto alla terza dose, ovvero chi ha completato il ciclo primario da 150 giorni, con i dati differenziati per province e per fasce d’età. Attualmente su un target da vaccinare con dose booster, pari a 2.459.320, sono state vaccinate 996.538 persone in misura del 40,52%. Nella settimana in esame, quella tra il 22 e il 28 dicembre, si è registrato un calo nelle prime dosi rispetto ai 7 giorni precedenti, pari a -48,23%.
L’attuale scenario è condizionato dalla percentuale di quanti non hanno aderito alla campagna vaccinale o hanno un calo di protezione dal contagio, dopo circa sei mesi dalla seconda dose, nonché dalla diffusione delle varianti a maggiore trasmissibilità.
Alla luce della risalita del trend epidemico, con riflessi sulle nuove ospedalizzazioni e sulla prevalenza di casi ospedalizzati in area medica, le ASP sono chiamate a intensificare la campagna vaccinale allo scopo di estendere la copertura nelle fasce di età infantili. Il fine è quello di recuperare quanti ancora non si sono vaccinati e, altresì, somministrare le dosi booster nella popolazione che ha superato i 150 giorni dal completamento del primo ciclo.
di Redazione – EmmeReports