Una Natività ispirata dalle parole contenute nell’enciclica di Papa Francesco “Fratelli tutti”, nell’anno Ignaziano.
Si sviluppa partendo da queste basi il tradizionale presepe all’interno della Chiesa del Gesù, in piazza Casa Professa a Palermo, nel quartiere Ballarò. E se lo scorso anno era incentrato sul tema dell’ambiente, quest’anno, a 500 anni dalla fondazione della Compagnia di Gesù, al centro di tutto c’è il messaggio del fondatore Sant’Ignazio di Loyola.
Così, nel presepe, intitolato “Rinascere dall’alto per vivere il Natale con tutti”, troviamo nel suo lato sinistro la ricostruzione di quando, durante il pellegrinare di Sant’Ignazio di Loyola verso Gerusalemme, per sperimentare una nuova vita con Dio, egli rimase per alcuni mesi a Manresa. Dormì in una grotta e passò molto tempo in preghiera. Una volta pregò vicino a un ruscello, chiamato Cardoner, ricevendo una tale “luce” nella sua mente da comprendere il vero senso della vita.
Sulla destra, invece, vediamo Sant’Ignazio, insieme ad altri due suoi compagni del nascente ordine religioso dei Gesuiti che consegna tutto sé stesso al Bambino Gesù.
Un presepe, quello di Casa Professa, che prende spunto dalle parole dell’enciclica di Papa Francesco “Fratelli tutti”, che recita: “L’unità è superiore al conflitto. Ogni volta che, come persone e comunità, impariamo a puntare più in alto di noi stessi e dei nostri interessi particolari, la comprensione e l’impegno reciproci si trasformano, in un ambito dove i conflitti, le tensioni e anche quelli che si sarebbero potuti considerare opposti in passato, possono raggiungere un’unità multiforme che genera nuova vita”.
A occuparsi dell’allestimento del Presepe, coordinati dal rettore della chiesa Padre Walter Bottaccio, sono stati: Vincenzo Maniscalco, Giancarlo Capitummino, Salvatore Anemone, Giovanni Colandino, Francesca La Mantia e Antonio Di Pasquale.
Una Natività ispirata dalle parole contenute nell’enciclica di Papa Francesco “Fratelli tutti”, nell’anno Ignaziano.
Si sviluppa partendo da queste basi il tradizionale presepe all’interno della Chiesa del Gesù, in piazza Casa Professa a Palermo, nel quartiere Ballarò. E se lo scorso anno era incentrato sul tema dell’ambiente, quest’anno, a 500 anni dalla fondazione della Compagnia di Gesù, al centro di tutto c’è il messaggio del fondatore Sant’Ignazio di Loyola.
Così, nel presepe, intitolato “Rinascere dall’alto per vivere il Natale con tutti”, troviamo nel suo lato sinistro la ricostruzione di quando, durante il pellegrinare di Sant’Ignazio di Loyola verso Gerusalemme, per sperimentare una nuova vita con Dio, egli rimase per alcuni mesi a Manresa. Dormì in una grotta e passò molto tempo in preghiera. Una volta pregò vicino a un ruscello, chiamato Cardoner, ricevendo una tale “luce” nella sua mente da comprendere il vero senso della vita.
Sulla destra, invece, vediamo Sant’Ignazio, insieme ad altri due suoi compagni del nascente ordine religioso dei Gesuiti che consegna tutto sé stesso al Bambino Gesù.
Un presepe, quello di Casa Professa, che prende spunto dalle parole dell’enciclica di Papa Francesco “Fratelli tutti”, che recita: “L’unità è superiore al conflitto. Ogni volta che, come persone e comunità, impariamo a puntare più in alto di noi stessi e dei nostri interessi particolari, la comprensione e l’impegno reciproci si trasformano, in un ambito dove i conflitti, le tensioni e anche quelli che si sarebbero potuti considerare opposti in passato, possono raggiungere un’unità multiforme che genera nuova vita”.
A occuparsi dell’allestimento del Presepe, coordinati dal rettore della chiesa Padre Walter Bottaccio, sono stati: Vincenzo Maniscalco, Giancarlo Capitummino, Salvatore Anemone, Giovanni Colandino, Francesca La Mantia e Antonio Di Pasquale.
di Redazione – EmmeReports