Si è appena conclusa al Palaregione di Catania la riunione del governo regionale, convocata dal presidente Nello Musumeci in seduta straordinaria e urgente, per deliberare lo stato di emergenza regionale e chiedere al governo centrale il riconoscimento dello stato di calamità nazionale. Alla riunione del governo ha partecipato anche il capo della Protezione civile siciliana Salvo Cocina, che ha relazionato sull’ondata di maltempo che da alcuni giorni sta devastando la Sicilia orientale.
La ricognizione dei danni – per la quale sono già stati attivati gli uffici regionali della Protezione civile, del Genio civile e degli Ispettorati agrari – sarà possibile solo dopo il cessato stato di allerta, che purtroppo potrebbe protrarsi fino a domenica.
Il presidente della Regione ha anche avuto stamane un colloquio con il capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, che ha partecipato a Catania a un vertice in prefettura. Musumeci ha evidenziato al dirigente dello Stato la necessità di seguire a Roma procedure assai celeri per dare le necessarie risposte al territorio e alle aziende così pesantemente colpite.
“Dal 2014 al 2018 la Struttura contro il dissesto idrogeologico in Sicilia aveva speso solo 28,66 milioni di euro. Dal 2019 ad oggi la stessa Struttura ha speso ben 421 milioni. La puntuale relazione della Corte dei Conti, pubblicata alcuni giorni fa (vedi pag.84) è infatti riferita – basta leggerla – all’anno 2018. Siamo orgogliosi di tanto lavoro! Gli sciacalli, singoli o associati, se ne facciano una ragione”.
Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, dal 2018 commissario della Struttura contro il dissesto idrogeologico.
di Redazione – EmmeReports