“Dalle informazioni in nostro possesso non escludiamo che il peschereccio possa essere stato speronato da un altro natante” a dirlo è il legale della famiglia, l’avvocato Aldo Ruffino. “L’unica cosa certa è che, dagli ultimi contatti, l’intero equipaggio non manifestava alcuna preoccupazione per le condizioni del mare. Del resto la situazione in mare peggiorerà solo alle 7 del mattino successivo”.
Mentre continuano le ricerche di Vito Lo Iacono, il ritrovamento del corpo del capitano Matteo Lo Iacono apre nuovi interrogativi sulle dinamiche del naufragio della Nuova Iside.
Quella felpa pesante ancora indosso a Matteo Lo Iacono fa escludere che il disastro sia potuto avvenire durante le ore di scirocco ed è quindi necessario comprendere cosa può essere successo.
Su richiesta della famiglia, la Procura di Palermo ha autorizzato l’esame autoptico sul corpo di Matteo Lo Iacono, che è stato trasferito al Policlinico di Palermo.
“L’autopsia potrà chiarire tanti elementi, individuare l’arco temporale in cui è avvenuto il decesso e magari dare delle indicazioni sull’affondamento del peschereccio. La famiglia vuole solo fare chiarezza per dare giustizia alle due vittime e al ragazzo scomparso” ha concluso l’avvocato Ruffino.
di Redazione – EmmeReports