Oggi, dopo quasi due anni di pandemia, tantissimi studenti e studentesse si sono ritrovati in piazza per lo sciopero generale contro la crisi climatica e ambientale.
Una mobilitazione che ha visto riempire diverse piazze sparse per tutta la Sicilia e non solo. A Palermo, a Piazza Verdi, lo striscione dei militanti di Antudo recitava “Il vostro progresso: crisi, incendi, pandemia. Che un nuovo vespro vi porti via”.
“La pandemia ha messo in luce le contraddizioni del sistema economico, produttivo e sociale” ha dichiarato Maria Pia Astuto di Antudo.
“Questa crisi, più di altre, ha reso evidente che per cambiare le condizioni climatiche bisogna cambiare sistema economico e politico, E per cambiare sistema occorre partire dal territorio, dai luoghi che sono martoriati quotidianamente dalle azioni del capitale” ha continuato la militante indicando come esempi in Sicilia: raffinerie, discariche, basi militari, il mega parco eolico delle Egadi e il mega impianto fotovoltaico nel siracusano “che favorirebbero, ancora una volta, la distruzione dei nostri territori”.
“A questo punto, lottare per difendere il proprio territorio dalle nocività significa lottare per l’auto determinazione della propria terra. Non c’è più tempo” ha concluso Maria Pia Astuto di Antudo.
di Redazione – EmmeReporr