L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha stimato che 500.000 persone lasceranno l’Afghanistan nei prossimi quattro mesi. L’incertezza politica a seguito del crollo dell’ex governo a favore dei talebani a metà agosto, costringerà le persone a iniziare una migrazione di massa, ha affermato l’UNHCR secondo cui fino ad ora non c’è stata una migrazione di massa, ma l’evolversi della situazione porterà un gran numero di persone a lasciare il Paese.
“Anche se non abbiamo visto grandi deflussi di afgani a questo punto, la situazione all’interno dell’Afghanistan si è evoluta più rapidamente di quanto ci si aspettasse”, ha affermato Kelly T. Clements, vice alto commissario UNHCR, che ha chiesto ai paesi confinanti, di mantenere aperte le frontiere ai rifugiati afgani. Nel frattempo, il Programma Alimentare Mondiale (WFP) ha chiesto alle Nazioni Unite di fornire all’organizzazione 12 milioni di dollari per supportare le esigenze di cibo per gli afghani bisognosi.
Intanto rimane aperta la questione dei diritti delle donne. A Kabul sono in corso consultazioni tra la leadership dei talebani, le diverse etnie e i partiti politici sulla formazione di un governo inclusivo, ha affermato sabato Sher Mohammad Abbas Stanikzai, un membro anziano dell’ufficio politico dei talebani. Rivolgendosi al Paese, attraverso le stazioni radio e televisive nazionali, Stanikzai ha affermato che tutte le persone di diversa estrazione sociale saranno incluse nel prossimo governo. “Attualmente, la leadership dei talebani si sta consultando con diversi gruppi etnici, partiti politici e all’interno dell’Emirato Islamico, per formare un governo che deve essere accettato, sia all’interno, che all’esterno dell’Afghanistan e per essere riconosciuto”, ha detto Stanikzai, sottolineando che tutto il popolo si vedrà incluso nel prossimo governo, che sarà formato dopo consultazioni con il popolo afghano.
Secondo Stanikzai, dal crollo dell’ex governo il 15 agosto non c’è stata alcuna guerra in Afghanistan. Ha aggiunto che le persone dovrebbero lavorare insieme per mantenere la pace. Ha anche invitato tutte le persone, uomini e donne, a lavorare insieme per ricostruire l’Afghanistan e raggiungere una pace duratura. Stanikzai ha invitato ancora una volta i combattenti talebani a non creare problemi alla gente, dicendo che a nessun combattente talebano è permesso interferire negli affari personali delle persone o entrare nelle loro case. Riferendosi poi agli afgani che lasciano il paese, Stanikzai ha affermato che coloro che hanno lasciato il paese possono tornare e riprendere il lavoro e che l’Afghanistan ha bisogno di loro e dei loro talenti.
Di Lorenzo Peluso – EmmeReports