“La Sicilia, secondo le analisi statistiche e gli studi, resta impietosamente ultima tra le regioni d’Italia nel rapporto popolazione-vaccini, mentre sul fronte Covid da giorni registriamo una media di circa 1.500 nuovi contagi giornalieri e vantiamo il record negativo di prima regione per nuovi casi. Serve una nuova strategia per recuperare il ritardo sul “Piano vaccinale” in Sicilia”.
A dirlo è Elvira Amata, capogruppo di Fratelli d’Italia all’ARS secondo la quale le iniziative come gli Open days, gli hub o le postazioni di prossimità ai luoghi di villeggiatura o in alcuni siti museali hanno esaurito la loro mission.
“Da oltre un anno sollecitiamo il concreto coinvolgimento dei medici di medicina generale, che in virtù del rapporto di fiducia con i propri pazienti, se messi nelle condizioni di somministrare direttamente il vaccino, potrebbero rappresentare il momento di svolta di un piano vaccinale che sembra, in atto, su un binario morto” continua la capogruppo di Fratelli d’Italia all’ARS che ricorda come in Sicilia siano 4.000 i medici di medicina generale che “potrebbero rappresentare il vero valore aggiunto per il rilancio capillare sul territorio della campagna vaccinale”.
“Anche alla luce dell’evolversi del quadro epidemiologico in Sicilia, sembra riduttivo il coinvolgimento dei medici di medicina generale e dei pediatri solo nei 55 comuni inclusi nell’ultima ordinanza del presidente della Regione Musumeci. Non si deve aspettare che la situazione precipiti in tutta l’Isola per adottare misure su scala regionale” continua Elvira Amata che conclude affermando che: “Il coinvolgimento operativo dei medici di base, potrebbe in brevissimo tempo e con maggiore efficacia rispetto alle odierne performance, sostituire l’azione di tanti centri vaccinali ormai vuoti e simili a piccole cattedrali nel deserto oltretutto notevolmente ed inutilmente dispendiosi”.
di Redazione – EmmeReports