“Il commissario Beppe Montana faceva parte di un gruppo di investigatori coraggiosi le cui intuizioni segnarono un punto di svolta nella lotta alla mafia. In anni difficili, in cui Cosa Nostra aveva il volto delle istituzioni, Montana con spirito di servizio e grande coraggio riuscì a raggiungere importanti risultati, che portarono all’arresto di pericolosi latitanti. Non solo repressione del fenomeno mafioso ma anche antimafia sociale”.
A dirlo è il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando nel giorno dell’anniversario dell’uccisione del commissario della Squadra Mobile di Palermo, Giuseppe Montana.
Il 28 luglio 1985, il giorno prima di andare in ferie, il poliziotto venne ucciso a colpi di pistola (una 357 Magnum ed una calibro 38 con proiettili ad espansione) da Giuseppe Lucchese, mentre era con la fidanzata a Porticello, frazione del comune di Santa Flavia, nei pressi del porto dove era ormeggiato il suo motoscafo.
“Montana fu tra i primi a promuovere nelle scuole la cultura della legalità. Oggi ricordarne il sacrificio è un atto d’impegno per tutti. Per non dimenticare mai l’esempio di Montana e degli uomini e delle donne vittime della violenza mafiosa in un clima soffocante favorito da pezzi dello Stato che, collusi col potere mafioso, li hanno isolati e condannati a morte” ha concluso Leoluca Orlando.
di Redazione – EmmeReports