L’Ufficio Misure di Prevenzione Patrimoniali della Divisione Anticrimine della Questura di Palermo ha sequestrato a Nicolò Pecoraro, imprenditore nel settore alimentare, in particolar modo, nella produzione e vendita da prodotti da forno, con la sede nel quartiere Noce e due immobili nel quartiere Sperone, beni per un totale di circa 300.000 euro..
L’imprenditore, noto alle Forze dell’Ordine come appartenente alla famiglia mafiosa che esercita il controllo nel quartiere Noce, è stato considerato un soggetto socialmente pericoloso, in seguito alle indagini relative all’operazione antimafia denominata “Settimo Quartiere” condotte dalla Squadra Mobile di Palermo e coordinate dalla Procura della Repubblica di Palermo – D.D.A.
L’azione investigativa della Polizia di Stato ha portato all’arresto di Pecoraro, per associazione di tipo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso e di fittizia intestazione di beni. Reati per cui è stato condannato a undici anni e due mesi di reclusione con sentenza del 22 gennaio 2020.
Gli accertamenti patrimoniali nei confronti del Pecoraro e del suo nucleo familiare, hanno permesso di evidenziare una notevole sproporzione economica tra i redditi leciti dichiarati, ben inferiori alle ordinarie spese di mantenimento e gli investimenti patrimoniali effettuati, a conferma dell’evidente impiego di risorse finanziarie di illecita provenienza.
Di Francesco Militello Mirto – EmmeReports