Che la pandemia e la conseguente emergenza economica abbiano messo a dura prova il nostro Paese, lo dimostrano le continue manifestazioni di protesta da parte di quasi tutte le categorie del lavoro.
Oggi sono scesi in piazza, per la prima volta, gli imprenditori aderenti a Confcommercio, cinquanta associazioni di categoria, che si sono radunate sotto l’Assemblea Regionale Siciliana, per lanciare un appello a tutte le Istituzioni, affinché aiutino realmente le aziende in crisi.
“Oggi per la prima volta abbiamo pensato che fosse arrivato il momento di protestare, visto che non sentiamo ancora parlare delle aziende e di come devono resistere dopo avere resistito un anno” ha dichiarato Patrizia Di Dio, presidente Confcommercio Palermo. “Chiediamo immediatamente aiuti e soluzioni per tornare a lavorare e ci appelliamo alla articolo 1 della Costituzione, che recita che il nostro Paese deve garantire il lavoro a chiunque, anche a chi non ce l’ha” ha continuato Di Dio.
“Invece a noi, addirittura, lo Stato l’ha tolto e il diritto alla salute deve assolutamente coesistere col diritto al lavoro, dopo un anno, non possiamo più parlare di emergenza, abbiamo subito e obbedito, con tutte le disposizioni, anche quelle inique e sbagliate, anche al calcolo errato di numeri e dati che poi determinano disposizioni ingiuste. Adesso basta, ci diamo le soluzioni per tornare tutti a lavorare, tutte le aziende nessuna esclusa” ha affermato il presidente di Confcommercio di Palermo, aggiungendo quanto il mondo politico non riesca a comprendere realmente il dramma dei lavoratori, tutti più poveri.
Si è svolto anche un flash mob dal valore simbolico, nel corso del quale gli imprenditori hanno indossato per alcuni minuti una maschera di gomma, per poi toglierla.
“Siamo stati come mascherati, adesso ci chiamiamo gli smascherati, perché metaforicamente togliamo questa maschera, che lo Stato ci ha costretto a portare e che noi abbiamo tenuto per paura. Adesso, nel rispetto del contenimento del virus, dobbiamo andare avanti. Il diritto alla salute non puoi uccidere il diritto al lavoro, devono assolutamente coesistere e la salute è una garanzia che deve dare lo Stato, non lo possiamo garantire noi, altrimenti ci dai gli aiuti adeguati” ha concluso Patrizia Di Dio.
“Per quanto non si debba abbassare la guardia nei confronti del Covid, il Governo nazionale, così come hanno detto oggi Draghi e Salvini, deve andare verso le riaperture” ha dichiarato Igor Gelarda, capogruppo Lega a Palermo “Con protocolli definiti e nel rispetto delle linee guida bisogna cominciare a calendarizzare le riaperture, che sono i veri ristori per le aziende. E una volta che si riapre bisogna pensare ad una detassazione per il 2020/2021 e una decontribuzione. Si potenzino i controlli, ma se l’obiettivo è quello di non morire di Covid, non possiamo neanche finire vittima di una crisi economica che rischia di trascinare economie già deboli verso una catastrofe economica”.
Più volte chiamato in causa, il presidente dell’ARS, Gianfranco Miccichè, è sceso in piazza del Parlamento, per parlare con gli imprenditori: “Non crediate che la politica sia una cosa astratta. Questo disagio lo avvertiamo tutti. Noi siamo stati massacrati, tutti, abbiamo perso undici punti percentuali di Pil. Abbiamo pochi soldi. Siamo convinti che solo insieme riusciremo a risolvere queste situazioni”.
Di Francesco Militello Mirto – EmmeReports