Traffico intenso nei dintorni della Fiera del Mediterraneo, dove, sotto una pioggia battente, centinaia di persone aspettano di fare il tampone o di avere somministrato la propria dose di vaccino, l’unica arma che ci possa fare uscire dall’incubo della pandemia del virus che, un anno fa, ha cambiato le nostre vite.
“Stiamo cercando di vincere una battaglia importante, quella contro il coronavirus. Stiamo facendo tutti insieme una crociata contro un virus tremendo e contro il quale ci dobbiamo sbrigare, perché più gira tra sistemi immunocompetenti diversi, più la possibilità che possa variare nella sua genetica diventa un fatto reale e noi non possiamo permetterci di finire la vaccinazione e ricominciare con una variante che non è coperta dal vaccino” ha detto il Commissario Renato Costa.
Tantissime le persone in attesa di entrare nell’Hub palermitano. Tutti vogliono vaccinarsi prima possibile, ma tanti ancora i disservizi, soprattutto nella piattaforma delle prenotazioni.
“Sono un soggetto fragile, immunodepresso e oncologico e mi ritrovo a fare un turno bestiale qui alla Fiera del Mediterraneo. Non sono riuscita a fare la prenotazione on-line, né attraverso il call center, né in nessun altra maniera, ho provato in tutti modi, ma sempre con esito negativo” ha spiegato la sig.ra Maria Romano a EmmeReports. “Ho portato tutta la documentazione e sono in attesa che qualche medico mi dia un po’ di attenzione per potere fare la vaccinazione, perché io prossimamente dovrei subire un intervento e prima devo essere vaccinata”.
Il Dott. Costa ha spiegato che la gente teme di non ricevere il proprio farmaco e che è scoppiata una corsa al vaccino che sta creando solo un disagio collettivo.
“Tre giorni fa abbiamo gestito 2500 vaccini di persone fragili. Lo faremo ugualmente aggiungendo gli AstraZeneca, che non sono prenotati, ma che sono arrivati qua, in queste condizioni e che non li lasceremo sotto l’acqua, li vaccineremo tutti. Chiediamo di avere la comprensione di capire, che con tutto questo flusso di persone, noi non ce la possiamo fare” ha affermato il Commissario, che ha spiegato che il tempo di attesa per i pazienti fragili è anche dovuto al fatto che per ognuno di loro occorrono 20-25 minuti di anamnesi, dove il medico ascolta la storia clinica della persona.
“Stiamo cercando di fare il più velocemente possibile, però un atto medico non può essere fatto di premura, per cui l’anamnesi va fatta accuratamente, non possiamo rischiare e non possiamo pretendere che i nostri medici accelerino il percorso diagnostico, solo perché c’è un problema di tempo, purtroppo la medicina ha dei tempi, che sono canonici, che sono fissi e noi non li possiamo anticipare. Stiamo cercando di fare l’impossibile. Lo faremo come abbiamo sempre fatto” ha dichiarato il Dott. Costa, spiegando che un altro problema che si è aggiunto è quello dei caregiver, degli accompagnatori delle persone anziane o disabili, che non sono prenotabili e che scoprono di poter avere il diritto di essere vaccinati, solo dopo un’ulteriore indagine. Tutto questo richiede tempo ulteriore e soprattutto aggiunge una persona in più ai prenotati.
Dopo il fermo precauzionale di AstraZeneca e il via da parte dell’EMA, oggi presso l’Hub di Palermo, sono ricominciate le somministrazioni del farmaco.
“Le persone sono spaventate, io mi faccio il vaccino, non ho paura perché, uno vale l’altro e poi, non sappiamo se anche l’altro fa male” ha detto la sig.na Gandolfa.
Come ha dichiarato il Dott. Costa, oggi presso l’Hub si sono presentate molte persone per fare l’AstraZeneca, molte anche senza aver ricevuto il messaggio dall’Asp.
In merito alle lunghe file di persone fuori dalla Fiera, che hanno provocato diverse reazioni e polemiche, il Commissario per i Vaccini a Palermo, ha spiegato che le fasce orarie non vengono rispettate, si accavallano e creano ovviamente disagi tra le persone: “Abbiamo bisogno di essere aiutati a far comprendere due cose, la prima che ci vuole nei limiti del possibile il rispetto dell’orario, non serve venire in una fascia oraria in cui non si è presentata ti, seconda che non è utile nei confronti dell’economia di tutti, venire in un giorno diverso da quello prenotato”.
“Da domani ci metteremo a regime, abbiamo i numeri di telefono e la possibilità di raggiungere le persone, li stiamo organizzando e contingentando. Nessuno si tira indietro, siamo qua, lo abbiamo sempre fatto, non abbiamo mai guardato turni, straordinario, ma chiediamo un po’ sacrificio e di aiutarci a vaccinare più persone possibili” ha concluso il Dott. Costa.
Di Francesco Militello Mirto – EmmeReports
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