“Centinaia di siciliani sono ancora costretti a rimanere in casa, oltre la scadenza dei previsti 14 giorni di quarantena, a causa del regime imposto dal governo regionale che prevede la prescrizione del tampone obbligatorio per i rientrati in Regione dopo il 14 marzo 2020. Una situazione paradossale che non può continuare e che deve finire”.
È quanto afferma l’europarlamentare della Lega, Francesca Donato.
“Imporre a soggetti asintomatici, già in isolamento da 14 giorni, delle restrizioni alla propria libertà di movimento diverse da quelle cui sono sottoposti gli altri cittadini – aggiunge l’europarlamentare – non ha alcuna giustificazione sanitaria o di altro genere e configura una violazione del principio di uguaglianza, stabilito dall’art. 3 Costituzione”.
“L’ordinanza del Presidente della Regione Siciliana prevede l’effettuazione del tampone “a ridosso della conclusione della quarantena”, ma non legittima le ASP ad intimare ai cittadini di mantenere l’isolamento sino all’esito del tampone stesso, in quanto per le limitazioni della libertà personale di tale portata è costituzionalmente prevista la riserva di legge, e non esiste allo stato una legge che preveda questa prescrizione”.
“Su questo aspetto il Presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, dovrebbe fare immediatamente chiarezza, sapendo – conclude l’europarlamentare della Lega – che in nessun caso gli organi di governo regionale e i distretti territoriali possono muoversi o agire al di fuori del perimetro di legittimità fissato dalla Legge e dalla Costituzione”.
di Redazione – EmmeReports