Esce oggi in digitale il brano “Pillirina” (ascolta su Spotify) di MassimoNero, trasposizione in chiave moderna dell’omonima leggenda siciliana che “narra di una storia d’amore negata per imposizione di terzi, costellata da tracotanza e abnegazione, sfociando infine nella resa più totale di chi abbandona non solo le proprie radici ma talvolta anche se stesso”.
Il cantautore siciliano racconta così il brano, realizzato durante la residenza artistica “Sound Bocs” di Musica Contro le Mafie – prima Music Farm a sfondo civile mai realizzata in Europa – ed è estratto dalla compilation di brani inediti (etichetta Musica contro le mafie) contenuta nel libro di lettura aumentata “Sound BoCS Diary”, in uscita a marzo in tutte le librerie: “Pillirina” è un riadattamento attuale ispirato all’omonima leggenda siciliana, una storia d’amore osteggiata per via delle differenze di ceto sociale e che vede sovrapporsi una storia di migrazione con aspettative di cambiamento e allo stesso tempo un senso di resa e rassegnazione disarmante. Nel brano prevale un forte senso di denuncia, un invito a raccontare sempre e ad allargare le proprie vedute per cambiare in primis noi stessi di modo che siano i nostri occhi a vedere un nuovo cambiamento”.
MassimoNero nasce a Catania, si trasferisce a Londra per acquisire conoscenza e ispirazione come musicista ed è stato durante questo periodo di apprendimento che è cresciuta la sua determinazione per iniziare il suo progetto musicale. Mantiene comunque un forte legame con la sua terra natìa, scrivendo molti testi nella lingua che ritiene più rappresentativa per lui, il dialetto siciliano. Tornato in patria nel 2016, ha co-fondato il “Mocta Landfill Studio“, una piccola sala incisione, dove registra il suo primo lavoro da solista nel 2018 e nel febbraio 2020 il suo primo EP “Malanova”.
“Sound BoCS Diary” uscirà in tutte le librerie a marzo 2021 (di AA.VV a cura di Gennaro de Rosa, edito da Musica contro le mafie, anno 2021) e sarà presentato a Casa Sanremo nella settimana del 71° Festival della Canzone Italiana. È stato creato dagli artisti residenti di “Sound BoCS”, progetto di residenza artistica innovativa e creativa a sfondo civile nel cuore della città di Cosenza (nato come incubatore di produzioni artistiche, supportato da “Perchicrea” diMIBACT e SIAE): “Sound BoCS è stato un esperimento sociale, tra il talent e il reality, ovviamente con le dovute differenze, in uno dei momenti più complicati per la musica e non solo, abbiamo puntato la massima attenzione al lato umano, lavorando sulla costruzione di quello che chiamiamo “NOI” con diversi corpi ma uguali nello spirito – racconta Gennaro De Rosa, Presidente e Direttore Artistico di Musica contro le mafie – Diversità che si sono fuse dando vita a qualcosa di diverso e di comune senza perdere la propria identità”.
di Redazione – EmmeReports