Liberi, dopo 108 giorni di reclusione nelle prigioni libiche del Generale Khalifa Belqasim Haftar. I pescatori di Mazara del Vallo riabbracceranno finalmente le proprie famiglie che non vedono da quella fatidica mattina in cui hanno mollato gli ormeggi, per andare a pesca con le loro imbarcazioni. In questi mesi tante sono state le manifestazioni di solidarietà nei confronti dei nostri connazionali e delle loro famiglie.
Tante iniziative portate avanti per sensibilizzare e sollecitare il Governo Italiano affinché si svegliasse dal torpore e si muovesse per riportare a casa i pescatori della marineria mazzarese. Appelli promossi anche dai comitati “Partecipazione Libera” ed “Esistono i Diritti” che oggi si sono radunati sotto Palazzo delle Aquile per festeggiare il rilascio dei diciotto uomini.
“Siamo qui per festeggiare il ritorno di questi diciotto uomini che sono stati sequestrati in Libia e siamo contenti di avere contribuito, anche se in piccolissima parte, con due lettere inviate al ministro Luigi Di Maio e al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al rilascio dei pescatori siciliani prima di Natale” ha dichiarato Eleonora Gazziano presidente del Comitato Partecipazione Libera e tesoriere del Comitato Esistono i Diritti. “In questi cento giorni, abbiamo messo in atto tantissime iniziative, a partire da Palazzo delle Aquile, apponendo il banner per la liberazione dei pescatori. Oggi abbiamo portato un punto a casa e una vittoria per tutti. Siamo molto contenti, nonostante la lunga attesa, dettata dalle trattative internazionali” ha continuato la Graziano “I tempi sono stati molto lunghi per il rilascio, con dei baratti di vite umane che sono stati pessimi, addirittura si vociferava che chiedessero il rilascio di detenuti libici in cambio dei nostri pescatori detenuti in Libia, quindi qualche falla c’è stata, si poteva fare prima, si poteva fare meglio, si può sempre fare meglio”.
I due comitati etici in cui è impegnata Eleonora Gazziano si occupano di diritti umani e civili, di unioni civili, di giustizia per i detenuti, ma anche di ambiente e di tutela per i diritti agli animali.
“È importante sostenere le famiglie, dare loro un supporto anche di natura psicologica. Ricordiamoci che è stata una forma di detenzione e solo alcuni di questi pescatori, hanno avuto la possibilità di mettersi in contatto con le loro famiglie” ha detto Eleonora Gazziano. “Il fatto che queste famiglie non siano state ascoltate, che non siano state ricevute, che non siano state aiutate, ha incentivato il nostro lavoro, che è stato quello di fare da ponte tra le istituzioni e le famiglie”.
I due comitati si sono impegnati a fare da tramite con le autorità cittadine, regionali e nazionali. “Abbiamo trovato un’ottima sponda nel consiglio comunale e nel sindaco di Palermo” ha affermato l’Onorevole Pino Apprendi, presidente di “Antigone Sicilia” e co-presidente del comitato “Esistono i Diritti”.
“Conoscendo quello che avviene nelle carceri libiche, eravamo molto preoccupati e, da quello che si sta cominciando a sentire, credo che i nostri timori non erano infondati. Più volte abbiamo chiesto che una delegazione di parlamentari nazionali si recasse in Libia, attraverso la Farnesina, per visitare i nostri detenuti, per capire cosa stesse succedendo davvero, senza entrare nel merito della tempistica delle trattative, perché ci rendiamo conto che era una cosa complicata” ha spiegato l’On Apprendi “In questo momento vogliamo festeggiare insieme alle famiglie e al popolo italiano per la liberazione dei pescator, ma dobbiamo ricercare una verità che sicuramente dovrebbe venire fuori”.
I pescatori quasi presumibilmente dovranno stare due settimane in quarantena, non appena saranno tornati a Mazara del Vallo e, in un secondo momento, dopo essere stati ascoltati dalla magistratura e polizia giudiziaria, saranno sicuramente accolti formalmente dal Presidente della Regione Siciliana.
“Da cattolico e siciliano è per me una grande soddisfazione che, finalmente, i nostri pescatori possano trascorrere il Natale a casa” ha affermato l’assessore regionale territorio e ambiente, Totò Cordaro “Il ritorno a casa dei pescatori di Mazara del Vallo è per tutti noi un motivo di gioia, in un tempo particolare, come quello della pandemia”.
Di Francesco Militello Mirto – EmmeReports