“Fino ad oggi sono stati eseguiti oltre 200 tamponi sugli invitati ai matrimoni e nessuno è risultato positivo” lo ha comunicato in un videomessaggio il sindaco di Corleone, Nicolò Nicolosi confermando che, al momento, sono 24 i casi di Covid19 nella cittadina in provincia di Palermo.
Sono contagi che hanno poco a che vedere con i matrimoni a cui hanno partecipato centinaia di persone e, che nei scorsi giorni, erano finiti sotto accusa.
La gran parte dei contagiati provengono, infatti, da altri piccoli cluster, come quello dell’infermiera che lavora all’ospedale Ingrassia di Palermo o quello relativo ad alcuni dipendenti dell’Amat.
Solo uno studente della scuola di Prizzi è risultato positivo, ma anche per lui si esclude che possa essere stato contagiato in una delle due feste di nozze a cui hanno partecipato altri 35 ragazzi che risultano negativi al virus.
Alla luce di una situazione tenuta “sotto controllo” il primo cittadino di Corleone, di concerto con le autorità sanitarie, ha deciso di consentire la riapertura delle scuole “Don Giovanni Colletto” e “Don Calogero Di Vincenti”, a partire dal 2 ottobre.
La scuola Giuseppe Vasi, invece, riaprirà il 5 ottobre.
Nel corso della giornata di venerdì, in base all’andamento epidemiologico, l’amministrazione comunale potrebbe decidere di allargare le maglie delle restrizioni nel rispetto complessivo dell’ordinanza regionale.
“Non vogliamo danneggiare le attività economiche ulteriormente“, ha concluso il sindaco Nicolosi complimentandosi con i suoi concittadini per il comportamento sinora tenuto, ricordando però di non abbassare la guardia dinanzi ad un virus ancora presente e pericoloso.
di Antonio Melita – EmmeReports