Festeggiamenti in tono minore quest’anno al Capo per la Madonna della Mercede che viene, comunque, fatta “affacciare” tra la commozione dei molti devoti presenti.
Anche questa volta “affacciò u suli ru Capu” vincendo una pioggia che ha dato tregua giusto il tempo di qualche preghiera, di un paio di “sonate” (tra cui la bellissima Madre io vorrei) e di qualche presentazione di bambini nati in un anno da dimenticare.
Una devozione quella dei capioti che, nel rispetto delle norme anticovid, si è stretta forte intorno alla propria Regina, perché “possa portare sollievo e speranza” in un quartiere segnato, nell’ultimo anno, da momenti di sconforto e di lutto.
Tra le preghiere dei devoti sicuramente ci sarà stato il ritorno alla normalità e quindi a scinnuta ra Maronna, ideata dal Confrate Leonardo Cicala, la risalita del fercolo dalla scalinata, decisa dal Superiore Lorenzo Pizzoli e, magari, a vulata i l’ancili saranno tutti momenti da vivere, con passione e trepidante attesa, il prossimo anno.
di Antonio Melita – EmmeReports