La dott.ssa Federica Vernuccio, medico radiologo di 32 anni del Policlinico Universitario “P. Giaccone” ha vinto uno Starting Grant, classificandosi come settima su 38 progetti finanziati nell’ambito dei 256 presentati al bando del Ministero della Salute per la Ricerca Finalizzata in ambito sanitario.
Lo Starting Grant è un finanziamento che l’European Research Council rivolge a ricercatori di qualsiasi nazionalità, leader emergenti della ricerca, con 2-7 anni di esperienza maturata dopo il conseguimento del dottorato.
“E’ un immenso piacere per me accompagnare la crescita scientifica e radiologica della dottoressa Federica Vernuccio, che ho visto crescere nell’Istituto di Radiologia da me diretto prima come specializzanda, poi come dottoranda ed ora come radiologa ricercatrice” ha affermato il professore Massimo Midiri che dirige la U.O.C. di Diagnostica per Immagini del Policlinico Universitario.
“La dott.ssa Vernuccio, dopo un periodo di formazione e ricerca prima presso l’Université de Paris in Francia e poi presso la Duke University in North Carolina negli Stati Uniti, ha deciso di continuare qui a Palermo il suo percorso per portare il know-how appreso durante le sue esperienze ed è un nostro dovere sostenere i nostri giovani meritevoli fornendo loro i mezzi e le risorse per eccellere nel panorama nazionale ed Internazionale” ha concluso il professore Midiri.
Il progetto finanziato intitolato “Indeterminate lesions in cirrhotic patients: texture analysis for noninvasive CT and MR imaging diagnosis of hepatocellular carcinoma” consentirà alla dott.ssa Vernuccio di approfondire il ruolo della radiomica – tecnica di frontiera della diagnostica per immagini – nella diagnosi precoce dei tumori del fegato.
“La ricerca è stata sin dagli albori del mio ingresso in Medicina la mia passione. La mia fortuna è stata quella di iniziare già da studentessa universitaria un periodo di internato presso la Radiologia del Policlinico di Palermo sotto la guida del prof. Midiri” ha dichiarato la dottoressa Federica Vernuccio.
“Qui ho trovato un ambiente familiare, scientificamente vivace e professionalmente eccellente, che mi ha spinto verso una progressiva crescita come radiologa, come ricercatrice e come persona” ha concluso la dottoressa.
di Redazione – EmmeReports