“Palermo, dolce amore mio…” inizia così l’ultima creazione dell’attrice e autrice Aurora Padalino che, attraverso gli occhi di Rosalia e l’abile regia di Mario Virga, regala una dichiarazione d’amore, una vibrante poesia.
“Il risveglio di Rosalia”, che richiama a gran voce quello di Palermo, è un vero e proprio atto d’amore. Lo stesso amore che hai per la recitazione. Parlaci della tua ultima opera.
Questo testo nasce dall’amore che provo primo per la recitazione e secondo per questa città nonostante tutte le difficoltà e rinunce che mi porta a fare, ma del resto questo significa amare. L’idea di farne nuovamente un video mi spaventava molto visto che è stato un lavoro completamente no baget ma fatto con tanta professionalità e passione, accompagnato dalle immagini di Mario Virga che mi ha incoraggiata fino alla fine. Si ritrovano scene di vita quotidiana per dare senso alle mie parole con la necessità di andare oltre, di guardare con occhi nuovi e di trovare soluzioni invece di lamentarci.
Un insolitamente “serio e pensieroso” Cocò Gulotta si aggira tra le bancarelle di un mercato di Palermo. Che pensieri – o problemi – da una città come Palermo a voi artisti?
Non è Palermo che da tanti pensieri ma alcune dinamiche che non c’entrano nulla con il luogo ma direi di più con le persone. Non mi piace fingere e Cocò era perfetto per rappresentare l’artista che si ritrova a fare la spesa al mercato di casa “Palermo” per riuscire a mettere in tavola la cena per sua figlia ma con tutti i pensieri che ne seguono tutti i giorni, quali: “Riuscirò a dare il buon esempio e un futuro a mia figlia!?”, “Sarà fiera di me?” “È il caso di continuare a fare questo?” e così via…
Mi piace definire le difficoltà della vita la nostra palestra emotiva e questo non riguarda solo la nostra città cioè Palermo, ma la continua precarietà che ci porta questo mestiere che ancora non viene definito e riconosciuto come tale. La parola problemi non mi piace, visto che abbiamo liberamente scelto noi di farne un lavoro a tempo pieno con tutte le difficoltà, le rinunce e la precarietà che ne porta anche se è proprio per strada che troviamo i bravi e i veri artisti.
Le istituzioni religiose e la politica ultimamente sono scese “scontrandosi” in campo. Nella tua opera parli di una Palermo ospitale e multiculturale.
Sì è vero nel mio testo parlo e dico le cose che vedo e vivo tutti i giorni con i miei occhi, la gente, le persone comuni che non sono legate a nessun orientamento politico o religioso preciso che non sono potenti o ricchi ma che ogni giorno da sole lottano, aiutano e accolgono l’immigrato e dividono con loro lavoro, pensieri e tanto altro…
Palermo è da sempre la capitale della cultura e dell’accoglienza. La cosa che molto spesso si dimenticano le istituzioni politiche o religiose è che siamo persone e non c’entra nulla il colore della pelle ma il nostro comportamento come singoli, la nostra umanità. La gente è arrabbiata perché ci troviamo tutti sullo stesso mare, ma in barche diverse abbandonati a noi stessi… Figli senza genitori e non ricevendo il giusto esempio non sempre qualcuno si comporta correttamente e quindi si sbaglia e non c’è nessuno che davvero ci rappresenta.
Il riferimento al Covid-19 come “peste” del 2020 assume un ruolo importante all’interno de “il risveglio di Rosalia”. Come hai vissuto la fase post-lockdown? Che valore ha assunto il tuo tempo, una volta ritornati alla “normalità”?
L’ho vissuta in maniera strana mi sento più leggere, svuotata. Sono nata e sto iniziando la mia vita da 0, quindi ho la necessità di studiare, scoprire, capire e imparare a camminare da sola,scegliere, ascoltare e così via… Quindi al momento sono in fase di riorganizzazione.
Fabio Mazzari: attore, doppiatore, regista, “medico” e…?
Uomo sensibile, generoso, umile e semplice di un’umanità disarmante. Veramente un incontro che non dimenticherò mai con un grande uomo e artista straordinario.
Verso la fine parli di diamanti. Quali sono i “preziosi” che Palermo (e la Santuzza) dovrebbe avere cura di far brillare?
Noi giovani e i bambini siamo i diamanti preziosi, molto spesso veniamo messi in un angolo e non ci ascoltano, ci trascurano e questo vale per tutti i settori, abbiamo tantissime idee, progetti e cose da dire ma non abbiamo abbastanza sostegno e supporto e quasi sempre ci troviamo stanchi a disperdere le nostre energie tra mille lavori, rinunce e trovandoci costretti a mollare e andare via.
Oltre ai già citati Cocò Gulotta e Fabio Mazzari, hanno partecipato a “Il risveglio di Rosalia” Giacomo Cardinale, Samuel Tedesco, Cinquanta, Muhammad e Jessica Padalino. Musica: Emilio Monastra.
di Antonio Melita – EmmeReports