“Notti e gghiornu purtamu a tia… W Santa Rosalia!” è un calendario di appuntamenti culturali che si svolgeranno all’interno dell’Oratorio Quaroni (via Maqueda, 276 – Palermo), fino al 27 settembre.
All’interno dell’Oratorio è stata allestita un’esposizione di alcuni modelli dei Carri Trionfali, realizzati dall’800 ai giorni nostri, portati in processione per il tradizionale Festino, omaggio che si svolge ogni anno in onore della Santuzza.
“Notti e gghiornu purtamu a tia… W Santa Rosalia!” è stata ideata e realizzata dall’Associazione Culturale Altroquanto di Vincenzo Montanelli, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Palermo e con padre Giuseppe Bucaro, direttore dell’Ufficio Beni culturali della diocesi di Palermo.
Presente in piazza Monte di Pietà la tradizionale Montagnola, che rimarrà accesa fino al 6 settembre: un omaggio simbolico e tradizionale alla Santuzza nel luogo dove viveva il saponaro Vincenzo Bonelli, fautore del ritrovamento delle spoglie di Santa Rosalia sul Monte Pellegrino.
“La diffusione dei festeggiamenti per Santa Rosalia si deve al periodo del Covid-19 che ha liberato, paradossalmente, la vera immagine di Santa Rosalia, la cui devozione non può essere soltanto in un luogo ma è in tutti i vicoli della città e in tutti i giorni dell’anno” a dichiararlo è il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.
“Quest’anno i festeggiamenti sono ricchi e diffusi come non mai e conferma di questa diffusione è il nostro progetto di realizzare un museo diffuso partendo dall’oratorio Quaroni, idea che come Comune di Palermo portiamo avanti insieme all’Accademia di Belle Arti e all’Arcidiocesi di Palermo” ha concluso Orlando.
In quest’ottica rientra l’allestimento all’interno dell’Oratorio Quaroni, curato da Fabrizio Lupo e Alessia D’Amico, dove si potranno ammirare da vicino i modelli del Carro storico di Bonomo (1896), il Carro di Scibilia (1924), il Carro di Bruno Caruso (1995), il Carro di Renzo Milan (2012) e la Statua di Salvatore Rizzuti (2012), provenienti tutti dal Museo Pitrè.
E poi ancora la Statua di Giacomo Rizzo (2013) e la Santa di Domenico Pellegrino (2014) custodite nel Palazzo Bonocore della Curia; la Statua del Carro Kounellis (2007/2008), la Statua di Bruno Caruso (1995), la Statua Franco Reina (2017), la Statua Lia La Grutta e Virna Garofalo (2018), concesse dal Comune di Palermo e custodite nella Bottega 7 ai Cantieri Culturali della Zisa, così come per il modello Statua argentea (2019) di proprietà della Curia.
Provengono, invece, dalle donazioni di privati e sono custoditi a Villa Niscemi i modelli del Carro Barocco (1999), Carro Prigioniero (2019) e il Carro del sentimento Popolare (2008) opere di Fabrizio Lupo; il modello del Carro di Marchione (2005) donazione della Famiglia Parrinello; il modello Carro del 2017, opera di Franco Reina, Lia la Grutta e Andrea Buglisi.
“Dopo l’esposizione delle sante reliquie di Santa Rosalia – dichiara Mario Zito, assessore alle Culture del Comune di Palermo – l’Oratorio Quaroni con una prima mostra sulle memorie storiche del Festino si conferma, con la sua straordinaria architettura, come centro nevralgico dell’idea di ‘museo diffuso’ che vogliamo realizzare in città e a cui stiamo lavorando già da settimane“.
“Palermo celebra Santa Rosalia, la “sua” santa patrona, la giovane donna che la liberò nel 1624 dalla peste e lo fa con una mostra di modelli di carri trionfali e statue dei “festini” passati dall’800 a oggi. In questa fase così difficile per il mondo intero non possiamo che invocare Santa Rosalia per chiederle la grazia di liberare il mondo dalla pandemia” dichiara Manlio Messina, assessore regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo.
“L’iniziativa è un altro tassello di un progetto più ampio – dichiara Vincenzo Montanelli, ideatore e organizzatore della manifestazione – che punta alla riqualificazione dell’Oratorio Quaroni, perché per noi il Festino dura 365 giorni in un’attività comune che coinvolge i cittadini e tutte le realtà istituzionali e regionali, nella concretizzazione di un progetto che si possa tramandare nel tempo”.
L’ingresso dei visitatori all’interno dell’Oratorio, allestito con tutti i presidi di sicurezza anti Covid-19, verrà contingentato secondo le norme nazionali.
di Redazione – EmmeReports