Per la discarica di Bellolampo è stato avviato il procedimento di “commissariamento” interno da RAP. Ne ha dato notizia il presidente di RAP, Giuseppe Norata, che ha deciso di affidare l’incarico a due dirigenti interni: Antonino Petrone, responsabile dell’area tecnica, e l’avvocato Maria Concetta Codiglione, che è anche responsabile dell’anticorruzione dell’azienda.
Il funzionario arrestato per aver “intascato” una mazzetta di 5mila euro, Vincenzo Bonanno, nella discarica di Bellolampo si occupava della gestione dei rifiuti e dell’impianto di tritovagliatura.
“Si occupava della discarica, ma da quando è stata chiusa era il responsabile dell’impianto mobile, come si sa a Bellolampo non possiamo smaltire niente ed è lui che si occupava dei trasferimenti dei rifiuti. Scaduta la convenzione con Ecoambiente su indicazione dell’amministrazione comunale, siamo passati ad un impianto mobile” ha chiarito il presidente Norata.
“Appena avremo i documenti che riguardano l’indagine attiveremo i percorsi di licenziamento – ha invece assicurato il direttore generale Roberto Li Causi – e saremo parte civile in un eventuale processo”.
“L’arresto di queste ore è la conferma di quello che noi abbiamo sempre sostenuto: la presenza assolutamente anomala di privati a Bellolampo. Noi abbiamo cacciato Ecoambiente dalla discarica già da tempo. E avevamo ragione. Adesso faremo una rotazione completa di tutti i dirigenti e i dipendenti. Nessuno rimarrà a Bellolampo fra chi ci ha lavorato fino ad ora, l’importante è beccare i corrotti e andare avanti” ha affermato Leoluca Orlando.
Lo stesso primo cittadino ha sottolineato di aver denunciato in tutte le commissioni antimafia “la presenza anomala di una imprenditoria corrotta che ha trasformato il sistema dei rifiuti in Sicilia in uno stato di calamità istituzionale”.
“Mi dispiace che la commissione regionale non abbia tenuto conto delle denunce che ho fatto parecchi mesi fa” ha concluso Leoluca Orlando.
“L’ennesimo episodio che ha coinvolto un dipendente RAP in attività illecite dimostra l’assoluta necessità di una pulizia profonda all’interno dell’azienda: sosteniamo lo sforzo della società e del comune di Palermo in questo senso, a tutela dei cittadini e di tutti i lavoratori onesti della Rap che svolgono ogni giorno il proprio dovere” affermano Giuseppe Badagliacca della Fiadel-Cisal e le Rsu RAP di Fiadel-Cisal Antonio Vaccaro e Agostino Cospolici.
“È necessario inoltre internalizzare i servizi, eliminando la presenza dei privati in settori delicati e strategici, e allo stesso tempo accelerare sulla settima vasca per evitare inutili viaggi dei rifiuti che comportano solo costi” concludono i sindacalisti di Fiadel-Cisal.
di Redazione – EmmeReports