Nei giorni scorsi a Caltanissetta una coppia, proprietaria di un pincher, dopo una lite si allontana dall’abitazione lasciando il cagnolino abbandonato in balcone, dove è rimasto per giorni sotto il sole cocente privo di acqua e cibo. Nonostante l’intervento dei Vigili del Fuoco e le cure veterinarie, il cagnolino è poi deceduto.
Il WWF Sicilia Centrale esprime profonda indignazione e deplora questo orribile fatto: non è assolutamente accettabile che ancora oggi accadano simili barbarie! Il WWF, inoltre, ringrazia i Vigili del Fuoco per l’immediato intervento, esprimendo viva soddisfazione e compiacimento per l’impegno profuso a soccorrere l’animale così crudelmente abbandonato, nel tentativo di salvarlo da questo gesto gravissimo e disumano.
“Abbiamo già dato mandato al nostro ufficio legale di predisporre tutti gli atti necessari affinché l’Associazione si possa costituire, presso il Tribunale di Caltanissetta, come parte civile nel processo che dovrà giudicare le penali responsabilità della coppia. Ai cittadini più sensibili chiediamo di segnalare sempre ogni abuso e maltrattamento sugli animali” dichiara Ennio Bonfanti, presidente del WWF Sicilia Centrale.
“Nel nostro ordinamento anche gli animali sono soggetti alla tutela penale garantita dallo Stato. Nel caso del pincher abbandonato sono ravvisabili il delitto di maltrattamento di animali, di malgoverno e detenzione in stato di abbandono” precisa l’avv. Salvatore Patrì, responsabile dell’Ufficio legale del WWF Sicilia Centrale.
Purtroppo non è la prima volta che anche nel Nisseno si registrano simili delitti: vi è ancora un’allarmante arretratezza culturale in ampie fasce sociali, infatti, che considerano gli animali come oggetti.
Le Guardie zoofile del WWF riscontrano continuamente arcaiche ed inaccettabili condizioni di detenzione dei cani padronali: animali tenuti perennemente a catena corta; cani lasciati senza acqua, cibo e in condizioni igieniche pessime; ripari di fortuna come bidoni di metallo o baracche fatiscenti; totale assenza di cure ed assistenza anche minima; tutti i parametri minimi di benessere palesemente violati ecc.
Senza dimenticare il quotidiano abbandono di intere cucciolate di cani: cittadini senza scrupoli non sterilizzano i propri animali né controllano il loro ciclo riproduttivo, per cui tutte le nascite “indesiderate” dei cuccioli si trasformano in occasioni di abbandono e, quindi, di incremento del randagismo.
di Redazione – EmmeReports