Oggi gli assistenti igienico-personale dello SLAI COBAS hanno protestato per la terza volta davanti l’Assessorato alla Famiglia e delle Politiche Sociali di via Trinacria a Palermo.
Dopo la manifestazione di pochi giorni fa, a cui hanno partecipato lavoratori e lavoratrici provenienti da diversi comuni siciliani e genitori di ragazzi disabili, il sindacato di base ha rivendicato nuovamente i diritti degli studenti disabili e degli operatori del settore che da settembre rischiano di rimanere senza lavoro.
La Regione Siciliana, infatti, vorrebbe trasferire questo servizio ai collaboratori scolastici, nonostante questi non abbiano la specializzazione, ma solo una formazione di base generica che danneggerebbe, non solo il diritto al lavoro degli assistenti, ma anche il diritto allo studio di migliaia di studenti disabili.
“Oggi siamo ancora una volta davanti l’assessorato alla famiglia, per la terza volta, dopo la manifestazione regionale di lunedì, in cui dopo avere occupato l’interno del palazzo, la delegazione è rimasta sino alle 20.00 per ottenere l’apertura di un tavolo tecnico di emergenza che possa risolvere la questione dell’assistenza igienica personale agli studenti disabili”.
Ha dichiarato Giorgia Geraci, delegata SLAI COBAS e assistente socio sanitaria da venticinque anni.
“Da quell’azione, da quella giornata di lotta abbastanza ricca, è venuto fuori sì un tavolo tecnico, ma questo non ci ha per nulla soddisfatti” ha continuato la delegata SLAI COBAS.
“C’è una delibera dell’assessorato e del presidente Musumeci che sostiene che noi verremmo garantiti come lavoratori, con progetti ed un servizio aggiuntivo e migliorativo. Noi dobbiamo entrare all’interno delle scuole di cui siamo parte integrante, la nostra figura è talmente essenziale che lo prevedono le stesse leggi regionali. Per questo vogliamo la stabilizzazione: per assicurare la garanzia del diritto allo studio degli studenti disabili e quella del diritto al lavoro degli operatori” ha affermato Giorgia Geraci.
“Da qua non ce ne andiamo se non abbiamo nero su banco qualcosa che veramente dia garanzia al 100%. E’ arrivato il momento, non ne possiamo più!”
di Francesco Militello Mirto – EmmeReports