Si è tenuto oggi a Palazzo dei Normanni, sede del Comando Militare dell’Esercito in Sicilia, il convegno Caserme Verdi – per un Esercito all’avanguardia in un Paese moderno. L’evento è stato condotto in video-collegamento tra Palermo, Roma e Messina.
Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina, promotore dell’iniziativa a livello nazionale, ha partecipato in collegamento da Roma nella sede di Palazzo Esercito.
Da Palermo, ospiti del Comandante Militare dell’Esercito in Sicilia, Generale di Divisione Maurizio Angelo Scardino, erano presenti il vice Presidente della Regione Siciliana On. Gaetano Armao, il Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Gianfranco Miccichè, il Sindaco Leoluca Orlando.
Il Comandante della Brigata “Aosta”, Generale di Brigata Bruno Pisciotta, si è unito alla videoconferenza da Messina, così le autorità locali della città dello stretto. Per il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, ha partecipato da Roma anche l’Ingegner Carolina Botti, che ha seguito i progetti di restauro recentemente promossi dall’Esercito in Sicilia attraverso lo strumento dell’Art Bonus.
Il Generale Farina ha spiegato che il progetto Caserme Verdi è nato dalla necessità di ammodernare le infrastrutture della Forza Armata, riconvertendole ai moderni standard abitativi per garantire maggiore sicurezza e benessere al personale dell’Esercito e alle rispettive famiglie.
Il progetto prevede alti standard qualitativi per il personale, bassi costi d’esercizio, ottimizzazione delle aree funzionali con relative economie finanziarie per l’addestramento delle unità, minimo impatto ambientale e strutture comuni aperte alla popolazione residente.
La prima caserma verde è già operativa e si trova presso il comprensorio MOVM “Vitali” – Camp Darby a Marina di Pisa, attuale sede del Comando Forze speciali dell’Esercito.
“È una progettualità che la Forza Armata sta presentando alla Nazione” ha detto il Generale di Divisione Maurizio Angelo Scardino “in ventotto sedi in cui è presente l’Esercito è prevista una riqualificazione delle nostre caserme. Una ridistribuzione di quello che sono le caserme in maniera funzionale, energeticamente sostenibile, ma anche una riqualificazione di tutte le altre infrastrutture che vi sono nelle nostre sedi”.
Durante la presentazione, si è discusso dell’importanza di ammodernare il parco infrastrutturale della Forza Armata attraverso la realizzazione di basi militari di nuova generazione, che risultino efficienti, funzionali e ispirate a criteri costruttivi innovativi con basso impatto ambientale.
“Sono centinaia le caserme presenti in Italia, ma le ventotto selezionate offrono una maggior possibilità allo stato attuale di procedere secondo i canoni che vogliamo abbracciare e che prevedono la presenza di aree addestrative vicine, ampi spazi per poter separare le aree alloggiative da quelle logistiche e di addestramento” ha continuato il comandante dell’Esercito in Sicilia.
In Sicilia, il progetto coinvolgerà le caserme “Ciro Scianna” di Palermo, sede dei Reggimenti Genio e Logistico della Brigata “Aosta” e del Reparto di Supporto Generale del CME Sicilia, e “Crisafulli Zuccarello” di Messina, sede del 5° Reggimento fanteria e di altri elementi organizzativi della Brigata “Aosta”.
In entrambe le sedi, nei prossimi anni, si procederà alla razionalizzazione delle infrastrutture secondo uno sviluppo per aree funzionali, con l’individuazione degli edifici da conservare e di quelli da demolire e ricostruire. Quale parte integrante dell’ampio progetto, presso la caserma di Messina, è già in funzione un asilo aperto ai bambini dei militari e dei civili residenti.
“Il piano per la caserma Scianna parte da una riqualificazione con dei criteri moderni” ha spiegato il Generale Scardino “separando aree che originariamente erano accorpate, rispettando i requisiti abitativi e di sicurezza. La cosa fondamentale è che tutto questo dovrà essere in armonia con la sostenibilità energetica. Quindi il minore impatto ambientale possibile ed energie verdi e rinnovabili.
È stata, inoltre, evidenziata la particolare situazione del parco infrastrutturale della Forza Armata riguardante il Comando Militare dell’Esercito in Sicilia, costituito in prevalenza da immobili di grande pregio architettonico e monumentale, oltre che da preziose strutture socio-ricreative e sportive.
In tale ambito, è stato riconosciuto lo sforzo sinergico “Esercito – Istituzioni locali” che, ad integrazione del virtuoso progetto nazionale “Caserme Verdi” ed ispirato alle medesime linee guida e criteri, è finalizzato a mantenere il patrimonio infrastrutturale in gestione, valorizzandolo ed ottimizzandone utilizzo e condivisione con la cittadinanza.
“A Palermo esiste una forte sinergia per riqualificare le nostre infrastrutture esistenti che appartengano a un patrimonio di inestimabile valore architettonico che va reso fruibile alla cittadinanza” ha affermato il Generale Scardino.
“La parola chiave è apertura verso la cittadinanza, in maniera tale che le nuove e le vecchie caserme riqualificate tornino alla cittadinanza, che possa fruire di asili, di impianti sportivi, di sale conferenze e di musei. Già alcuni sindaci hanno chiesto di poter fruire delle caserme in disuso. Vi sono delle infrastrutture non più utilizzate sulle quali si sta lavorando per renderle fruibili ad altre istituzioni. Poi ci sono quelle che vanno restaurate e lì sono in atto dei procedimenti dal punto di vista economico per le ristrutturazioni e sono le caserme Dual Use”.
“Questa è un’idea che si vuole far partire su un numero limitato di immobili, perché questo progetto sia realizzabile. Non si vuole fare nulla di utopistico, perché se parlassimo di tutto il patrimonio immobiliare della Difesa e dell’Esercito andremmo su numeri enormi” ha spiegato il comandante dell’Esercito in Sicilia.
“Esiste già una progettualità, ci sono già delle stime di massima sui costi, che sono affrontabili. L’intendimento dei comandanti è quello di valorizzare il proprio patrimonio. Faremo di tutto per mantenere queste strutture e offrirle alla cittadinanza, perché questo è anche un bene dei cittadini” ha concluso il Generale Scardino.
Tre esempi su tutti: i progetti di restauro di elementi di pregio in caserme dell’Esercito grazie al ricorso all’istituto di “Art-bonus”; l’inclusione di alcuni storici locali di Palazzo dei Normanni nell’ambito del percorso turistico; il possibile co-uso con il Centro Sportivo Universitario di Palermo del Complesso Polisportivo-addestrativo “Ten. Onorato”.
Il convegno è proseguito con gli interventi del Generale di Divisione Vasco Angelotti, Capo Dipartimento Infrastrutture dello Stato Maggiore Esercito, che ha illustrato i lineamenti progettuali dello “Studio Grandi Infrastrutture – Caserme Verdi”.
Successivamente l’Architetto Lina Bellanca, Soprintendente per i beni culturali e ambientali di Palermo, ha illustrato il contributo dell’Ente alla valorizzazione delle infrastrutture dell’Esercito in città, mentre il Professor Pietro Paolo Corso della locale Università degli Studi, ha evidenziato le collaborazioni in atto e future con l’Esercito in Sicilia.
di Francesco Militello Mirto – EmmeReports