“La quiete dopo la tempesta” verrebbe il caso di dire, ma non è così. Infatti, dopo il nubifragio che ha colpito i palermitani ieri pomeriggio, è scoppiata un altro tipo di tempesta, quella della rabbia di molti cittadini che hanno subito danni dalla forte pioggia o che si sentono abbandonati dalle istituzioni che, come sempre, giocando sulle spalle della popolazione inerme, scaricano le responsabilità ad altri.
Questa mattina una donna ha iniziato una protesta solitaria davanti a Palazzo delle Aquile, per manifestare il proprio dissenso verso l’amministrazione comunale, a suo avviso, responsabile di quanto accaduto ieri.
Altre persone si sono spontaneamente presentate in piazza Pretoria per fare la stessa cosa, tra cui alcuni esponenti del Movimento Italia Sociale, come Vittorio Emanuele Miranda: “Quella di oggi è una protesta totalmente spontanea di cittadini arrabbiati, stanchi, nata dopo la tragedia causata dal nubifragio di ieri. Stamani alle 09 è venuta solo una persona e dal nulla se ne sono radunate altre, decise a non stare più zitte e di levare la propria voce chiedendo che Palermo venga commissariata e che il Leoluca Orlando si dimetta”.
Presente alla protesta davanti a Palazzo delle Aquile, anche Laura Franzò, anche lei rappresentante del MIS: “Il Movimento Italia Sociale si muove considerando che la tragedia di ieri era più che preannunciata. Una bomba d’acqua in una città dove le manutenzioni e le infrastrutture sono pressoché inesistenti”.
“Abbiamo deciso di lasciare questo cartello completamente nero, senza alcuna scritta, perché vogliamo che la giunta comunale e Orlando scrivano sopra quello che è la loro coscienza” ha detto Laura.
“Noi chiediamo le dimissioni del sindaco, la dismissione della attuale giunta comunale, che consideriamo inadeguata a governare una città come Palermo. Dobbiamo augurarci che non piova più per evitare le tragedie come quella di ieri?” ha continuato Laura Franzò.
Subito dopo la conferenza stampa indetta dal sindaco Leoluca Orlando, la delegazione del MIS, rappresentata da Laura Franzò e Amalia Miranda, è stata ricevuta dal vice sindaco Fabio Giambrone e dall’assessore alla Cittadinanza Solidale Giuseppe Mattina. “Abbiamo chiesto di chi fosse la responsabilità della tragedia causata dal nubifragio. Ci è stato risposto che non è del comune di Palermo, perché dal 2014 è stato commissionato da enti superiori e che Orlando ha provato a realizzare dei progetti riguardo alle reti fognarie, ma che è stato sempre bloccato. Ci è stato detto anche che una rete fognaria adeguata non avrebbe retto l’ira della pioggia di ieri” ha detto Laura Franzò.
“Visto che tutto è commissariato da enti superiori, noi ci muoveremo in questa direzione, perché non ci vogliamo fermare. La nostra protesta è servita almeno a farci ricevere a Palazzo delle Aquile” ha concluso la rappresentante del MIS.
di Francesco Militello Mirto – EmmeReports