Le immagini di alcune piazze che hanno dato vita alla manifestazione “Alleanza dei corpi – piazze in rete #nonèilpride” in contemporanea dalle 16,30 alle 18,30 e con una chiusura unica in Piazza Verdi dalle 19 a cura del Palermo Pride.
Villa Garibaldi: “Non una di meno con il Palermo Pride” con Non una di meno Palermo e Le Giuggiole.
Il nucleo locale di Non una di meno e Le Giuggiole hanno aperto a villa Garibaldi uno spazio sul tema degli stereotipi di genere rivolto anche ai bambini e alle bambine che hanno partecipato al laboratorio di pittura e letture.
Piazza Marina: “Piazza Studentesca” a cura di UDU, UniAttiva, Rete degli Studenti Medi e SISM.
Nella “Piazza Studentesca” l’Udu (Unione Degli Universitari), il coordinamento UniAttiva, la Rete degli Studenti Medi e SISM, (Segretariato Italiano Studenti Medicina) hanno ricordato il significato profondo del Pride, capace di insegnare il valore dell’inclusione e di ricordare che nessuno va lasciato solo.
Via Emerico Amari: “Ogni Vita Va Salvata” intervento urbano a cura di 6000 Sardine Palermo.
In via Emerico Amari, proprio di fronte all’ingresso del Porto, viene ultimata dalle Sardine di Palermo la scritta, lunga 90 metri e larga 5, “Ogni vita va salvata” con i colori rainbow.
Piazza Verdi: conclusione a cura del Palermo Pride.
“Riteniamo che il tema non sia questo, ma l’elaborazione di una risposta politica alla pandemia, una risposta non solo basata sull’elaborazione teorica, ma anche sulla messa in campo di pratiche comuni per resistere e continuare ad abitare gli spazi pubblici, luoghi d’elezione per la costruzione di alleanze intersezionali” affermano dal Coordinamento del Palermo Pride.
“Non abbiamo mai pensato che l’annuale corteo potesse essere sostituito da forme di manifestazione che cancellassero la centralità dei corpi, intesi non solo come corpi singoli e individuali che attraversano la nostra città deflagrando il concetto di norma, ma anche come corpi estesi e aggregati, associativi e assembleari che per le strade e nelle piazze si ricompongono in un’alleanza intersezionale”.
di Antonio Melita e Francesco Militello Mirto – EmmeReports