Pomeriggio di fuoco, per colpa dell’acqua “sospetta”, quello che ha vissuto Palermo a seguito dell’Ordinanza Sindacale del Comune di Palermo n. 27/OS del 06/03/2020.
Sul sito della Protezione Civile era stata data la notizia dell’inibizione su un’ampia fetta del territorio palermitano, fino a diversa comunicazione, dell’uso delle acque distribuite dai serbatoi Petrazzi Alto e Basso per il consumo umano, ai sensi del D. Lgs 31/2001 e succ. modifiche ed in particolare per i seguenti utilizzi:
- come bevanda;
- per le imprese alimentari;
- per la reidratazione e ricostituzione di alimenti;
- per la preparazione di alimenti e bevande in cui l’acqua costituisca ingrediente o entri in contatto con l’alimento per tempi prolungati;
- per le pratiche di igiene personale che comportino ingestione, anche se limitata, di acqua come ad esempio il lavaggio dei denti e del cavo orale.
In serata arriva la secca smentita del sindaco Leoluca Orlando che dichiara “Specialmente in una situazione di già grave nervosismo legato alla situazione sanitaria del paese è auspicabile che da parte di tutti e soprattutto da parte dei soggetti istituzionali vi sia la massima collaborazione per non alimentare psicosi di alcun genere”.
Sotto attacco quell’AMAP che controlla l’acqua distribuita in rete ogni singolo giorno e che a detta di Leoluca Orlando “non si sognerebbe mai di distribuire acqua non di qualità”. “Allo stesso tempo mi aspetto che l’azienda curi con maggiore attenzione la propria comunicazione, non essendo possibile che suoi uffici diffondano notizie parziali che generano allarme nella popolazione” conclude il sindaco.
Stoppata la corsa all’accaparramento di casse di acqua minerale i palermitani avranno tirato un sospiro di sollievo sapendo che “NON VI E’ ALCUN PROBLEMA DI CARATTERE MICROBIOLOGICO NELL’ACQUA DISTRIBUITA IN RETE”.
di Redazione – EmmeReports