Mercoledì mattina la comunità islamica di Palermo si è unita in preghiera per la Festa del Sacrificio – Aid El Adha presso il Lungomare Yasser Arafat alle ore 08:00. La preghiera è stata guidata dallo Sceicco Bedri El Maddeni – بدري المداني con la partecipazione di diversi Imam tra cui Mohammed Fazlul Hoque.
“Oggi è il festival musulmano Aid El Adha”, ha spiegato l’Imam tunisino Bedri El Maddeni a EmmeReports. “Questa mattina ci siamo uniti tutti i musulmani in pace qui a Palermo, perché è una grande città con una grande storia di Islam e abbiamo bisogno di vivere in pace, in amore e in fraternità”.
Nella narrazione coranica, si vede Abramo sacrificare suo figlio Ismaele in un sogno. Mentre si accinge ad obbedire all’ordine divino, il Patriarca viene fermato dall’angelo Gabriele, inviato da Dio. Vedendo che Abramo stava per sacrificare l’unico figlio per amore per suo, Dio lo autorizza a sostituire il ragazzo con una «generosa immolazione» (sura 37, versetto 107), che gli studiosi musulmani classici identificano con un montone. L’episodio è molto simile a quello raccontato nella Bibbia, anche se nel libro della Genesi (al capitolo 22) il figlio che sta per essere sacrificato è il secondogenito Isacco (progenitore degli israeliti – ndr), e non Ismaele. Gli ammaestramenti principali di questo brano sacro sono l’incrollabile fiducia di Abramo in Dio e la proibizione di ogni sacrificio umano ai fini di culto. Questa festa è chiamata anche Eid al-Kebir o la grande festa.
Alla preghiera hanno partecipato l’Arcivescovo di Palermo Monsignor Corrado Lorefice, il Sindaco Roberto Lagalla, i rappresentanti della Curia per il Dialogo interreligioso, Padre Pietro Magro e Antonino Benedetto Tripodo, rappresentanti della comunità bengalese Md Alamin, di quella tunisina Nadine Abdia e di quella algerina Mohamed Laouar.
“Oggi abbiamo avuto l’onore per la prima volta durante la preghiera dell’Aid di avere il vescovo che ha portato gli auguri alla comunità islamica”, ha raccontato Nadine Abdia. “Abbiamo avuto anche il sindaco di Palermo che ci ha onorato con la sua presenza e ha confermato che Palermo è la città della accoglienza, è la città dove tutti sono i benvenuti fin quando rispettano le regole del quieto e del vivere civile. È stato un momento bellissimo e importantissimo, dove si sono unite diversissime comunità in preghiera e adesso comincia la nostra festa”.
Di Victoria Herranz – EmmeReports