Molti di noi vediamo Palermo come un deserto dalla terra arida e improduttiva, dove i fiori muoiono invece di rifiorire, ma a Danisinni c’è chi continua a piantare semi, nella speranza che un giorno questo luogo degradato e abbandonato dalle Istituzioni, possa rigenerarsi nonostante la prepotenza e la violenza verbale continui a camminare anche nelle bambine e i bambini del quartiere che assorbono i problemi del contesto sociale in cui vivono.
AIAB Sicilia insieme all’Associazione Comunità di Danisinni ETS e all’Associazione Insieme per Danisinni APS sono stati promotori della Festa della Biodiversità che si è svolta nello scenario della Fattoria Comunitaria del rione di Danisinni a Palermo, un luogo che pian piano si fa conoscere ai palermitani e ai siciliani grazie anche alla nostra testata giornalistica EmmeReports, media partner dell’evento di domenica.
La rete AIAB Sicilia ETS ha presentato le aziende Bio con appositi stand e l’evento ha previsto anche la degustazione della birra artigianale Kemonya Craft Beer. I produttori presenti presso il Parco Zoo Fattoria Circolare di Danisinni sono stati: l’Azienda Agricola Capo Granitola, l’Apicoltore Giovanni Caronia, l’Azienda Agricola Dara Guccione, la Cooperativa No E., l’Azienda Agricola Zu Federicu, l’Extravergine Saponi e la Cooperativa Valdibella. Il momento principale della giornata è stata l’inaugurazione del Parco Zoo Fattoria Circolare e dell’Emporio Ecosolidale quale punto di ritrovo ed incontro per coloro che sono interessati alle tematiche dell’ecosostenibilità, dell’economia circolare e dell’agricoltura biologica, potendo ritirare anche dei prodotti certificati biologici.
Quello che partirà a Danisinni dopo l’estate, sarà un sistema alternativo per la distribuzione dei prodotti biologici, chiamato “Coffa e Panaro”, che utilizzerà un sistema di domanda e offerta che punta a creare sinergie tra produttori e consumatori, un hub per la distribuzione settimanale di prodotti agricoli e agroalimentari. Questa iniziativa è stata voluta da Claudia Cardella, che fa parte del direttivo regionale di AIAB e da Giovanna Mastrogiovanni che, oltre ad essere referente del circolo AIAB di Palermo, è anche vicepresidente dell’associazione.
“Abbiamo messo insieme delle realtà fiorite”, ha affermato soddisfatta Claudia Cardella. “Con Danisinni e AIAB siamo riusciti a creare uno spazio in cui portare insieme le attività che svolgiamo in campagna e il lavoro di contatto con la città. Siamo riusciti a trovare un diverso punto di contatto dove non ci sia solamente il passare, l’acquistare e scappare, ma anche un fermarsi, un andare nel percorso, un godere di quello che si è costruito qui e, contemporaneamente potersi portare a casa una parte di questa bellezza. Tutto questo tramite i prodotti dei nostri produttori”.
Il sistema Coffa e Panaro prevede che il consumatore accendendo al portale potrà scoprire i prodotti ordinabili, che saranno tutti certificati biologici e provenienti direttamente dalle aziende socie AIAB, potrà fare gli ordini e pagarli. Poi nel giorno fissato per la consegna, andrà a prendere il contenuto della sua coffa (ortofrutta fresca) e del suo panaro (trasformati o a lunga conservazione) direttamente presso l’Emporio di Danisinni.
La Lettera Enciclica Laudato sì di Papa Francesco e gli obiettivi della Agenda 2030 dell’ONU sono stati i principi ispiratori della prima Festa della Biodiversità 2023 che si è tenuta nella splendida cornice della Fattoria Comunitaria alle spalle della Parrocchia di S. Agnese V.M. di Fratel Mauro Billetta.
“Papa Francesco, così come San Francesco prima di lui, ci ricordano come il Creato ci permette di vivere un processo di umanizzazione, cioè di armonia con il grande dono della terra, da custodire e non da sfruttare, che il Signore ci ha consegnato”, ha spiegato Fratel Mauro Billetta. “Una terra che sia fonte di armonia tra di noi, per vivere la fraternità e l’amicizia sociale e solidale, cioè la possibilità di vivere gli uni accanto agli altri, perché prendendoci cura gli uni degli altri, sperimentiamo felicità condivisa, cioè la gioia e la felicità altrui diventa anche la nostra gioia e felicità”.
“E proprio lo spazio della fattoria ci permetterà ancora di raccontarci e dirci quanto questo genera bellezza, gioia di vita e possibilità di vivere anche la nostra chiamata cristiana all’insegna dell’accoglienza e della condivisione”, ha aggiunto il parroco di Danisinni.
“Oggi inauguriamo il parco zoo fattoria circolare, ma anche l’emporio solidale della nostra comunità di Danisinni che diventerà punto di distribuzione di prodotti biologici venduti dal Consorzio AIAB Sicilia”, ha detto Fra Mauro. “Questo permetterà alle persone di venire a ritirare ortaggi, marmellate, miele, passate di pomodoro o quant’altro, ma anche di conoscere un’esperienza di sistema di biodiversità che, pian piano, si sta sempre più riproducendo nella fattoria. Quindi non è soltanto un ritiro di prodotti, ma è anche un conoscere, fare esperienza certo del Creato, ma anche delle persone che si prendono cura dello stesso Creato. Il rapporto fraterno si costruisce a partire dall’umano che si prende cura dei luoghi senza deturparli e sfruttarli, così come ci prendiamo cura delle piante ma anche degli animali che sono ricoverati e accolti in fattoria”.
“La biodiversità è un tema che appartiene alla responsabilità di tutti noi”, ha affermato Fratel Mauro. “Questo termine nasce nel 1988 da un biologo che studiava gli insetti, direi gli esseri viventi più piccoli. Quando ci sono gli insetti così come quando ci sono le api, si genera un ecosistema, una diversità ambientale che permette pian piano la fioritura, la crescita e l’inseminazione. E più l’ecosistema è completo, più c’è diversità e più l’umano sta bene e respira”.
Un’attenzione a ciò che è più piccolo in natura, microrganismi, insetti che, secondo la spiritualità francescana, è attenzione ai più piccoli anche in natura. “Se noi ci prendiamo cura dei più piccoli, delle persone, dei bambini e di quanti potrebbero essere lasciati senza voce, significa prenderci cura del Creato a partire dalle piccolissime cose. Se butto un po’ di carta per terra quello avrà una conseguenza. Se invece mi prendo cura anche della spontaneità delle tante specie che crescono e che vivono in giardino o in una fattoria, ecco che allora permetterò a tante persone di stare bene e al nostro mondo di respirare”, ha concluso il parroco di Sant’Agnese.
Di Francesco Militello Mirto e Victoria Herranz – EmmeReports