Questa mattina la compagnia aerea Ryanair ha presentato a Palermo il programma operativo per la prossima estate che prevede 40 rotte e l’aumento delle frequenze su oltre 15 rotte esistenti tra cui Bari, Bologna, Dublino, Marsiglia, Milano, Napoli, Trieste, Valencia, Venezia, Vienna. La reale novità rispetto l’estate 2022 è rappresentata dal nuovo volo per Parma. Il vettore aereo irlandese baserà presso l’Aeroporto Falcone Borsellino 5 Boeing 737, per un investimento di 500 milioni di dollari.
“Come compagnia aerea più grande d’Europa e d’Italia, Ryanair è lieta di celebrare 20 anni di operazioni e 10 anni dall’apertura della base di Palermo con il lancio del più grande operativo di sempre per l’estate 2023, con 40 entusiasmanti rotte, inclusa 1 nuova per Parma”, ha dichiarato Eddie Wilson, CEO di Ryanair DAC.
La compagnia aerea di Dublino è la società madre di Buzz, Lauda, Malta Air, Ryanair & Ryanair UK. I suoi 517 Boeing 737 (con ulteriori 132 velivoli in consegna) trasportano 168 milioni di passeggeri all’anno, effettuano circa 3.000 voli giornalieri da 90 basi, collegano oltre 235 aeroporti in 37 paesi.
“Abbiamo lavorato a stretto contatto con i nostri partner all’aeroporto di Palermo per assicurare questa crescita e migliorare i servizi per coloro che vivono, lavorano o desiderano visitare Palermo”, ha continuato Wilson. “Ryanair si è dimostrato un partner affidabile per l’aeroporto di Palermo, essendo l’unico importante vettore in crescita all’aeroporto rispetto all’Estate 2019, mentre gli altri riducono capacità o chiudono basi”.
Secondo quanto annunciato dal Country Manager Italia Mauro Bolla, Ryanair opererà oltre 575 voli settimanali per l’estate 2023 e, per festeggiare i 25 anni in Italia, saranno disponibili sino a fine aprile, voli a 25 Euro da Palermo per tutte le destinazioni italiane, per viaggiare fino a giugno 2023.
“Ryanair ha anche recentemente presentato la sua straordinaria proposta di crescita per la Sicilia e speriamo di impegnarci positivamente con il governo siciliano per offrire ancora più rotte, connettività, posti di lavoro e tariffe più basse per l’Isola. Ryanair è l’unica compagnia aerea che può far crescere il traffico, la connettività e il turismo per la Sicilia”, ha spiegato il CEO di Ryanair. “Poiché la Sicilia ora compete direttamente con altre importanti destinazioni turistiche del Mediterraneo come Malta, Baleari, Canarie, Cipro e le isole greche, la priorità numero uno della Sicilia dovrebbe essere quella di sviluppare ulteriormente il suo prodotto turistico per tutto l’anno riducendo i costi di accesso attraverso l’abolizione della tassa sul turismo (ovvero l’addizionale comunale), che è dannosa per l’economia insulare. Speriamo in una rapida risposta positiva alla nostra proposta di crescita che garantirebbe 1,5 milioni di passeggeri in entrata in più e 1,5 miliardi di spesa turistica extra all’anno, sostenendo al contempo 1.200 posti di lavoro locali in più”.
Vito Riggio, ll nuovo amministratore delegato di Gesap, società di gestione dell’Aeroporto Internazionale di Palermo Falcone Borsellino, ha dichiarato: “Questo è il nuovo business che ha praticamente inventato Ryanair, che però ha modificato il modello. Prima gli aeroporti vivevano delle entrate che riscuotevano dalle aviolinee. Ryanair dice ‘siccome io ti porto il traffico, faccio turismo e sviluppo, devi dividere con me i tuoi proventi. Gli aeroporti sono diventati soci di questa compagnia che ha 500 aerei in Europa ed è in grado di inserire gli aeroporti italiani in un circuito internazionale”. L’attuale AD di Gesap, Vito Riggio, ha ricoperto l’incarico di presidente di ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile), sostanzialmente dal 2003 al 2018. Nel 2019 l’ex Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, lo nomina consulente per il trasporto aereo della giunta regionale della Sicilia. Sempre nel 2019 diviene presidente di Assohandlers (Associazione Nazionale Operatori Servizi Aeroportuali di Handling). Riggio non nasconde di essere favorevole alla privatizzazione degli aeroporti, come già accade per altri importanti scali italiani, tra cui Napoli, Alghero e Olbia, dove la 2i Aeroporti S.p.A. detiene l’80% delle partecipazioni.
“Questo sistema determina una diminuzione delle entrate e va compensata con entrate diverse, con i parcheggi e i negozi, a Fiumicino fanno 50% aviation e 50% non aviation”, ha continuato Riggio. “Palermo in questo è in ritardo, perché ha pochi negozi e, quindi, il rapporto con Ryanair, anche se utile, dato che ha portato 4 milioni di passeggeri, va riequilibrato nei termini, visto che loro non accetteranno di diminuire le loro entrate. Dobbiamo aumentare le entrate da un’altra parte. D’altronde, se non ci fosse Ryanair o altre compagnie low cost, il traffico a Palermo sarebbe dimezzato. Bisogna fare capire il rapporto che c’è tra il costo che questa operazione comporta e i benefici che apporta al territorio. Per la crescita dell’aeroporto occorreranno robusti investimenti senza i quali noi non siamo in grado di fare fronte al nuovo traffico che arriva”.
Prevista inizialmente la presenza del Sindaco di Palermo Roberto Lagalla, in rappresentanza del Comune di Palermo, ha partecipato alla conferenza stampa di Ryanair, il Vice- Sindaco Carolina Varchi. Non pervenuta invece la Regione Siciliana che ha disertato l’incontro.
“Tante nuove rotte da e per Palermo nell’estate 2023, ma anche nuovi obiettivi per raggiungere la destagionalizzazione del turismo”, ha affermato la Varchi. “Palermo è una città da vivere tutto l’anno. Di questo ho parlato con l’AD di Ryanair, Eddie Wilson ed il board di GESAP all’iniziativa per celebrare i 20 anni della loro presenza a Palermo”.
“La Sicilia è meta di tanti turisti e di tanti passeggeri, è attrattiva, un enorme patrimonio culturale e artistico, la gente vuole venire in Sicilia, qualcuno li deve portare, noi dobbiamo essere in grado di accoglierli al meglio”, con queste parole il presidente di Gesap Salvatore Burrafato, ha chiuso la conferenza stampa di Ryanair.
Di Francesco Militello Mirto – EmmeReports