Questa mattina è avvenuta l’inaugurazione a Partinico della nuova caserma sede della locale Compagnia Carabinieri intitolata al Tenente Colonnello Luigi Geronazzo, decorato di Medaglia d’Argento al Valor Militare alla memoria. Alla cerimonia hanno preso parte il Ministro della Difesa Guido Crosetto, il Comandante Generale dell’Arma, Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, il Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, il Prefetto di Palermo Maria Teresa Cucinotta, il Sindaco di Partinico Pietro Rao, il Vice-Sindaco di Palermo Carolina Varchi, il Provveditore alle Opere Pubbliche per la Sicilia e Calabria Francesco Sorrentino ed altre autorità civili, militari e religiose.
Presenza della stampa non proprio graditissima, se non addirittura inutile, viste le troppe le difficoltà dei fotografi e videomaker di realizzare immagini buone della cerimonia, nonostante l’invito a partecipare e documentare l’importante evento che, come ha affermato più volte il sindaco di Partinico Pietro Rao, ha segnato la nascita di “una nuova Partinico” che “comincia anche dall’affermare senza mezzi termini, senza mezze parole o mezze misure che la mafia fa schifo e che questa terra è fatta da gente onesta, gente che lavora, che non si dà mai per sconfitta. Gente che laddove è rimasta ferita, come spesso è accaduto nella nostra Partinico, ha sempre trovato il coraggio di rialzarsi a testa alta contro ogni forma di prepotenza e livore mafioso. Io come primo cittadino mi impegno ad esserne garante”.
Durante il suo discorso, il sindaco Rao ha lanciato strali contro la stampa, colpevole a suo dire di aver esagerato sulla brutta fama del comune da lui amministrato. “Partinico non è delinquenza, Partinico non è il paese delle truffe o la terra dei raggiri, Partinico non è, come impropriamente l’ha definita la stampa, la Medellin siciliana, Partinico non è mafia!”, ha dichiarato Rao rivolgendosi ai giornalisti ammucchiati dietro le linee nemiche e pronti a sferrare l’ennesimo subdolo attacco con le loro penne.
“L’acquisizione di una nuova sede, moderna e funzionale, qualifica ulteriormente il servizio che i Carabinieri rendono alla collettività e ne sostiene l’efficacia a fronte delle aggiornate necessità operative”, ha dichiarato il Generale di Brigata Giuseppe De Liso. “La nuova casa dei Carabinieri di Partinico è il frutto di uno straordinario gioco di squadra, nell’unico obiettivo di garantire il bene e la sicurezza dei cittadini in un territorio afflitto, nel tempo, da molteplici problematiche criminali, a partire dal banditismo della metà del secolo scorso. Tra il 1943 e il 1950, i territori di Montelepre, Partinico e Camporeale furono teatro di violenti conflitti a fuoco, in cui trovarono la morte numerosi Carabinieri, tra cui il Tenente Colonnello Geronazzo, Medaglia d’Argento al Valor Militare alla memoria, cui oggi intitoliamo l’edificio”.
Il Ministro della Difesa insieme con la madrina dell’evento, la Signora Giuseppa Pellerito, vedova del Brigadiere Nicandro Di Santo, addetto alla Sezione Radiomobile della Compagnia di Partinico e deceduto nel 2020 per complicanze da Covid-19 contratto durante il servizio, hanno scoperto la targa in onore del Tenente Colonello Luigi Geronazzo.
L’ufficiale dell’Arma dei Carabinieri nacque a Colorno (PR) il 4 aprile 1897. II 17 gennaio 1916 venne ammesso alla Scuola Militare e promosso Sottotenente nel 5° Reggimento Alpini il 30 novembre 1916. Nel 1927, fu in servizio nel Corpo Truppe Coloniali della Tripolitania, per poi fare rientro in Patria nel 1934, trasferito alla Compagnia Carabinieri di Gorizia Interna. Nel 1935 nuovamente mobilitato per l’Africa, fu destinato in Somalia. II 1° luglio 1937 rientrò in Patria e venne destinato al Gruppo Carabinieri di Frosinone. Dal 1° ottobre 1943 fu a disposizione del Comando Arma CCRR Italia Liberata, mentre dal 20 aprile 1947 al Gruppo di Agrigento. II 29 novembre 1947 cadeva tragicamente nella lotta contra ii banditismo siciliano. È stato insignito di 4 medaglie al Valor Militare, tre di argento e una di Bronzo.
Secondo quanto è stato “raccontato”, le autorità hanno proceduto al tradizionale taglio del nastro e alla benedizione dei locali della caserma. Gli stessi più “tutta Partinico” hanno fatto il tour della nuova struttura. I media, a cui non è stato data l’opportunità di visitare la nuova sede dei Carabinieri, hanno atteso l’uscita del Ministro della Difesa che all’arrivo è stato accolto dalla Fanfara del 12° Reggimento Carabinieri Sicilia, da un Picchetto d’Onore, da una rappresentanza dei Comandanti di Stazione e dai Labari delle Sezioni dell’Associazione Nazionale Carabinieri. Crosetto ha salutato prima e dopo la fine della cerimonia gli alunni e gli insegnanti delle scuole elementari, medie e superiori di Partinico. “Lo Stato è presente in ogni parte d’Italia, ma è presente con maggiore forza e mettendoci la faccia nelle parti d’Italia che hanno più difficoltà”, ha dichiarato il Ministro. “E qua riaffermare con una stazione dei Carabinieri nuova, la forza della legalità e dell’impegno dello Stato per la legalità e la giustizia è un segnale importantissimo”.
Di Francesco Militello Mirto – EmmeReports