Mancano 20 giorni all’inizio delle celebrazioni del “Centenario dell’Aeronautica Militare”, una ricorrenza che tutti gli appassionati dell’Arma Azzurra stanno aspettando in trepidante attesa, per poter vedere da vicino il suggestivo mondo fatto di cielo e acciaio. Un countdown interrotto bruscamente dalla tragedia avvenuta questa mattina, in cui due velivoli U-208A del 60° Stormo, in volo nell’ambito di una missione addestrativa pre-pianificata, sarebbero entrati in collisione, per cause al momento non note, precipitando al suolo in un’area nei pressi dell’aeroporto militare di Guidonia. La dinamica dell’incidente è in fase di accertamento. Sull’accaduto la Forza Armata ha fatto sapere di avere avviato un’inchiesta di sicurezza del volo.
I due piloti purtroppo sono deceduti nell’impatto. Sul posto sono intervenute immediatamente le squadre di soccorso. Oltre i due ufficiali, non ci sono state altre vittime. A perdere la vita il Tenente Colonnello Giuseppe Cipriano ed il Maggiore Marco Meneghello, entrambi in servizio al 60° Stormo dell’Aeronautica Militare, con base a Guidonia. La tragedia ha colpito duramente tutti i colleghi dei due ufficiali, con cui hanno condiviso, giorno dopo giorno, l’affascinante, quanto difficile ed impegnativa carriera di aviatore.
Il Tenente Colonnello Giuseppe Cipriano, nato a Taranto il 5 febbraio del 1975, era entrato in Aeronautica Militare nel 1996 con il 117° corso Allievo Ufficiale Pilota di Complemento. Presso il 60° Stormo di Guidonia era pilota istruttore di volo sui velivoli U-208A, Aliante G-103, T-339CD. Aveva all’attivo 6000 ore di volo, effettuate anche in operazioni fuori dai confini nazionali.
Il Maggiore Marco Meneghello, nato a Legnago il 18 agosto del 1977, era entrato in Aeronautica Militare nel 1999 con il 119° corso Allievo Ufficiale Pilota di Complemento. Presso il 60° Stormo di Guidonia era pilota istruttore di volo sui velivoli U-208A, Aliante G-103. Aveva all’attivo 2600 ore di volo, effettuate anche in operazioni fuori dai confini nazionali.
La notizia è stata comunicata alle famiglie dei due Ufficiali, alle quali il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, a nome dell’intera Forza Armata, si stringe in un profondo segno di vicinanza e cordoglio. Tanti i messaggi di cordoglio ai familiari dei due piloti dell’Aeronautica Militare scomparsi oggi a Guidonia. Istituzioni e tantissimi Italiani sostenitori dell’Arma Azzurra hanno scritto il messaggio “Cieli Blu” sulla pagina ufficiale della Forza Armata e sui propri profili social.
“Mi stringo in un forte abbraccio, mio e della Difesa, ai familiari dei due piloti che hanno perso la vita oggi nel tragico incidente aereo avvenuto a Guidonia”, ha dichiarato il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, in una nota sul tragico incidente in cui hanno perso la vita il Tenente Colonnello Giuseppe Cipriano e il Maggiore Marco Meneghello. “Ho espresso al Generale Luca Goretti, Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, le mie più sentite e commosse condoglianze e la vicinanza di tutta la famiglia della Difesa. Cieli blu, Giuseppe e Marco”.
“Con grande tristezza ho appreso la notizia del tragico incidente che ha coinvolto due velivoli della Nostra Aeronautica Militare nei cieli di Guidonia”, ha affermato il Sottosegretario alla Difesa, Matteo Perego di Cremnago. “Sono vicino alle famiglie dei piloti deceduti e a tutta la Forza Armata Azzurra”.
Il 60° Stormo di Guidonia ha compiti addestrativi ed l’unico reparto della Forza Armata munito di alianti. Il Corso di Abilitazione aliante è uno degli step previsti dal nuovo iter formativo per il conseguimento del Brevetto di Pilota Militare per gli allievi piloti dell’Accademia Aeronautica e delle altre Forze Armate e Corpi Armati dello Stato. Infatti, con l’ingresso in linea del nuovo addestratore Aermacchi SF-260EA e con l’esigenza sempre più pressante di contenere quanto più possibile i costi, l’Aeronautica Militare ha messo a punto il nuovo iter formativo basato sul concetto di “download”, cioè di “scarico” di alcune attività di volo da linee più costose (vedi MB-339A/CD) a linee meno costose (SF-260 ed Alianti).
L’Attività di volo a favore degli Allievi della Scuola Militare “Giulio Douhet” di Firenze, è effettuata in aderenza ai programmi previsti anche in ambito civile, consentendo ai frequentatori di acquisire il necessario “know how” per il conseguimento della licenza di pilota di aliante. I corsi di Volo a Vela per il personale navigante della Forza Armata, svolti lungo tutto l’arco dell’anno, prevedono livelli crescenti di istruzione e hanno lo scopo di creare una cultura volovelistica in seno alla Forza Armata. L’attività di volo per altre esigenze è effettuata con aviogetto T-339A/FT, T-339C, velivoli ad elica U-208/M ed elicotteri TH-500B. Tutti i piloti del Centro sono abilitati su tutte le linee di volo, ma anche Istruttori su alianti e U-208A. L’attività di volo con aliante è effettuata con alianti Grob Twin Astir (alianti scuola biposto), Nimbus 4D e Nimbus 4DM (alianti biposto per competizioni volovelistiche classe “libera”, di cui uno motorizzato) e LAK-17A (alianti monoposto per competizioni volovelistiche classe “15/18 metri”).
Una delle missioni del 60° Stormo è quella di svolgere i Corsi di Cultura Aeronautica, che rientrano nel quadro delle attività informative ed orientative, volte a diffondere la cultura aeronautica tra i giovani del Paese, predisposte dallo Stato Maggiore dell’Aeronautica, in accordo con il Ministero della Pubblica Istruzione. Tali corsi, interessano gli studenti delle scuole medie superiori in ambito nazionale e sono articolati in una parte di istruzione a terra sui principi basilari del volo ed una parte pratica in volo svolta su velivoli U-208/M.
Uno dei Corsi di Cultura Aeronautica è stato svolto nel 2019 anche a Palermo. Gli U-208A del 60° Stormo, basati presso l’aeroporto di Boccadifalco, hanno portato in volo tantissimi studenti delle scuole del capoluogo siciliano. Ragazze e ragazzi hanno potuto coronare un sogno e volare sopra la loro città, fianco a fianco con i piloti militari dell’Aeronautica Militare, sperando di essere anche loro, un giorno non troppo lontano, delle aviatrici o degli aviatori.
Di Francesco Militello Mirto – EmmeReports