Aspettavamo questo giorno da 30 anni. Pensavamo di riuscire, prima o poi, a documentare la cattura del superlatitante Matteo Messina Denaro, immortalare le scene di gioia delle forze dell’ordine che, finalmente, mettevano le manette al capo di Cosa Nostra, “U siccu”, il boss mafioso più potente, più pericoloso e più ricercato al mondo. Non è andata come ce lo aspettavamo, ma la data del 16 gennaio 2023 non la dimenticheremo facilmente. L’operazione che ieri ha portato all’arresto di Messina Denaro è comunque il risultato del lavoro di magistrati, Carabinieri e di coloro che hanno pagato con la vita nel tentativo di restituire una Palermo migliore alle generazioni future.
La cattura del boss mafioso è stato l’esito di una indagine coordinata dalla Procura di Palermo, guidata da Maurizio De Lucia. I Carabinieri del ROS di Monreale e gli uomini del GIS si sono presentati ieri mattina alle 08, alla Clinica Maddalena di Palermo, per fermare un paziente oncologico di nome Andrea Bonafede, pseudonimo usata da Messina Denaro, per effettuare la chemioterapia presso la struttura di via San Lorenzo. Dalle intercettazioni di amici e parenti gli inquirenti hanno avuto la conferma che il boss era gravemente ammalato, tanto da avere subito due interventi nel maggio del 2022, sempre presso la clinica privata.
“Oggi con l’arresto di Matteo Messina Denaro si chiude davvero una delle più drammatiche stagioni della storia della Repubblica”, ha commentato il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio. “Con la cattura dell’ultimo super latitante, si rinnova altresì l’impegno quotidiano nella lotta ad ogni mafia e ad ogni forma di criminalità”.
Per il Sindaco Roberto Lagalla è stato un giorno che “resterà nella storia del nostro Paese” e “la cattura del boss rappresenta una grande vittoria dello Stato e una svolta nella lotta che le Istituzioni e le Forze dell’Ordine portano avanti nel contrasto al potere mafioso”.
Soddisfazione anche per Carolina Varchi, presente alla conferenza stampa presso il Comando Legione Carabinieri Sicilia, non come vice-sindaco, ma come palermitana e per congratularsi con i militari dell’Arma. “L’arresto di Matteo Messina Denaro è un momento felice per lo Stato e per tutti gli italiani”, ha dichiarato la Varchi. “Trent’anni e un giorno dopo l’arresto di Riina, arriva la notizia a lungo attesa. Il mio commosso ringraziamento alla Direzione Distrettuale Antimafia che non ha mai ceduto un solo millimetro alla ricerca dell’ultimo super latitante, al ROS dell’Arma dei Carabinieri e a tutte le forze dell’ordine che per decenni hanno condotto la lotta silenziosa anche in memoria di quanti sono caduti sull’altare della lotta alla mafia. Il bene vince sempre sul male e oggi ne abbiamo la prova”.
Secondo un’altra palermitana, la senatrice Dolores Bevilacqua, “l’arresto del boss Messina Denaro è un risultato atteso da anni che assesta l’ennesimo duro colpo alla mafia, ma non bisogna abbassare la guardia pensando che la mafia oggi sia sconfitta”.
Di Francesco Militello Mirto e Victoria Herranz – EmmeReports