Con il termine del PIA (Pooling Implementing Arrangement) firmato nel 2018 dalla Difesa e dal US Marine Corps ed il volo di rientro con successivo appontaggio sulla Portaerei Cavour dei primi due F-35B consegnati alla Marina Militare (il 4-01 e il 4-02), versione a decollo corto e atterraggio verticale (STOVL – Short Take-Off and Vertical Landing), è stata scritta un’altra pagina significativa per le Forze Armate e per la storia lunga quasi 110 anni dell’Aviazione Navale e della collaborazione, ininterrotta da più di 30 anni, tra gli uomini e le donne della Marina e la componente aerotattica del Corpo dei Marines degli Stati Uniti d’America.
Nel corso della cerimonia svoltasi lo scorso 29 novembre, presso la Marine Corps Air Station di Beaufort (Carolina del Sud – USA), alla presenza del Comandante delle Forze Aeree della Marina Militare, Contrammiraglio Marco Casapieri e dei Comandanti del Marine Aircraft Group (MAG) 31 e del Marine Fighter Attack Training Squadron (VMFAT) 501, sono stati idealmente ripercorse le numerose attività, durate 5 anni, svoltesi nell’alveo del PIA e che hanno consentito di formare la prima significativa aliquota di piloti e di tecnici destinati ad operare il velivolo di 5a generazione F-35B.
Al termine della cerimonia il Corpo dei Marines ha voluto inoltre decorare un “lupo”, così vengono definiti i piloti del Gruppo Aerei Imbarcati (GRUPAER), con la “Navy and Marine Corps Achievement Medal” per le attività svolte ed i brillanti risultati ottenuti nel corso di più di 3 anni di assegnazione al VMFAT 501.
La riuscita del volo di trasferimento da Beaufort al ponte di volo della Portaerei Cavour, comprensivo di uno scalo tecnico presso l’aeroporto di Lajes (Arcipelago delle Azzorre), è stata la risultante di una stretta attività di cooperazione e coordinamento interforze tra la Marina e l’Aeronautica Militare. La trasvolata atlantica è stata infatti supportata da un velivolo rifornitore KC-767A del 14° Stormo dell’Aeronautica Militare, che ha risposto alle esigenze di trasporto logistico e di rifornimento in volo (eseguiti più di 20 rifornimenti), da un velivolo C-130J della 46^ Brigata Aerea di Pisa e da un P-72A proveniente dal 41° Stormo di Sigonella che hanno assicurato le attività di Search and Rescue (SAR) durante la rotta di trasferimento. La cornice di sicurezza del personale e degli aeromobili è stata assicurata da un team di Fucilieri del 3° Reggimento della Brigata Marina San Marco. Lo storico volo è durato 12 ore, 6 da da Beaufort alle Isole Azzorre e altre 6 sino al Golfo di Taranto.
Nel corso delle fasi precedenti all’appontaggio sulla nave ammiraglia della Marina, avvenuto lo scorso 16 dicembre, i due F-35B in rientro dagli USA sono stati scortati da una formazione di velivoli AV-8B Harrier II Plus a testimonianza dell’importante processo di transizione in corso tra la 4a e la 5a generazione di velivoli jet che la Marina sta affrontando.
Con il rientro dei due velivoli dagli USA e con l’imminente consegna del quarto velivolo alla Marina, l’Aviazione Navale prosegue la strada verso il raggiungimento, previsto per il 2024, della Initial Operational Capability (IOC) nell’impiego del velivolo di 5a generazione dalla Portaerei Cavour, che rappresenta la massima espressione della capacità expeditionary sea-based, ovvero la capacità di proiettare, in maniera autonoma, lo strumento militare nazionale in aree molto distanti a tutela degli interessi nazionali e della sicurezza collettiva dell’Alleanza.
Di Redazione – EmmeReports